Mercati – Previsto avvio debole, intesa Ue su embargo petrolio russo

Prevista una partenza debole per le borse europee, in un contesto in cui permangono le preoccupazioni su quanto rapidamente le banche centrali dovranno restringere la politica monetaria per raffreddare l’inflazione senza fare deragliare la crescita economica.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in ribasso dello 0,3%, mentre Shanghai guadagna l’1% e Hong Kong l’1,2%. Ieri Wall Street è rimasta chiusa per la festività del Memorial Day.

L’azionario globale è sulla strada per chiudere il mese in lieve rialzo, mentre gli operatori si interrogano se il sell-off che ha colpito i mercati negli ultimi mesi abbia raggiunto il livello più basso e con la volatilità che resta elevata.

I timori che l’aumento del costo del denaro induca una recessione, il persistere delle pressioni sui prezzi, la guerra in Ucraina e l’incertezza su come la Cina ravviverà un’economia colpita dai nuovi lockdown continuano ad appesantire il sentiment.

Il presidente Usa Joe Biden terrà oggi un raro incontro nello Studio Ovale con il chairman della Federal Reserve, Jerome Powell, mentre insiste sull’economia l’inflazione più alta degli ultimi decenni e in attesa del Job Report di aprile in uscita venerdì.

Intanto, l’Unione europea ha raggiunto un accordo su un parziale embargo del petrolio russo che prevede il taglio di due terzi delle importazioni da Mosca, con una percentuale che salirà al 90% tra sei mesi.

Sul fronte macro, il Pmi manifatturiero ufficiale della Cina è salito a 49,6 a maggio, superando i 48 attesi dal consensus e risalendo dal minimo degli ultimi 26 mesi registrato ad aprile di 47,4, pur restando in territorio di contrazione.

L’agenda di oggi prevede, inoltre, i dati sul Pil italiano del primo trimestre 2022, la lettura preliminare dell’inflazione a maggio nell’Eurozona e il tasso di disoccupazione in Germania.