Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore media:
Giornata in ribasso per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib perde lo 0,4% e il Ftse 100 perde lo 0,5% mentre il Dax avanza dello 0,07%. A Wall Steet, il Nasdaq cede lo 0,2%, lo S&P 500 lo 0,6% e il Dow Jones lo 0,5%.
Vivendi (+0,2%), azionista di maggioranza di Telecom Italia con una quota del 23,75%, non intende appoggiare la cessione della rete per la creazione di un singolo network con Open Fiber alla valutazione effettuata dagli analisti tra 17 e 21 miliardi. L’integrazione della rete con OF è l’operazione che creerebbe più valore per Tim ma non l’unica possibile, la società si è dichiarata pronta a tutelare i propri interessi e quelli del mercato, valutando altre opzioni in grado di rivelare il potenziale di Tim.
Meta (+2,6%) ha accusato l’autorità antitrust dell’Unione Europea di aver rifiutato di impegnarsi con l’azienda ed aver ignorato le alternative suggerite per rendere le richieste di dati più proporzionate e limitate al necessario. Ricordiamo in merito che la Commissione ha avviato nel 2021 un’indagine approfondita sull’azienda per verificare se abbia utilizzato in modo improprio una serie di dati raccolti da inserzionisti.
Morgan Stanley ha tagliato i target price di alcune società tecnologiche statunitensi, tra cui Amazon (da $3.800 a $3.500) e Alphabet (da $3.270 a $3.000 d), a causa dei crescenti segnali di rallentamento dell’economia e del settore. La probabilità di una recessione negli Stati Uniti è aumentata infatti dal 5% al 35%. Gli analisti hanno rivisto le stime di crescita del settore della pubblicità online e dell’e-commerce per il 2022 e il 2023, abbassandole rispettivamente dell’1% e 4%. Il target price di Meta è stato ridotto da 330$ a 300$ e quello di Snap (+2,9%) da $55 a $24, ribadendo per entrambe il rating overweight.