Mercati – Piazza Affari debole con gli eurolistini, rallenta Wall Street

Prosegue incerta la seduta delle borse europee, con il Ftse Mib di Milano in ribasso dello 0,2% in area 24.470 punti. Poco mossi anche il Dax di Francoforte (+0,2%) e il Cac 40 di Parigi (flat), deboli il Ftse 100 di Londra (-0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%). A Wall Street, scivolano in territorio negativo Dow Jones (-0,3%) e S&P500 (-0,3%) mentre il Nasdaq resiste a +0,15%.

La politica monetaria resta al centro dell’attenzione, alla luce degli ultimi dati sull’inflazione dell’eurozona che aumentano le pressioni sulla Bce per contrastare l’ascesa dei prezzi. Secondo Robert Holzmann, numero uno della banca centrale austriaca e membro del Consiglio direttivo dell’Eurotower, a luglio verrà effettuato un rialzo dei tassi di mezzo punto percentuale.

Tuttavia, gli operatori temono che una svolta restrittiva delle banche centrali possa portare l’economia in recessione, in un contesto appesantito dalla guerra in Ucraina e dai lockdown in Cina, mentre i rincari dei beni alimentari ed energetici frenano i consumi.

L’indagine di maggio sul settore manifatturiero dell’eurozona ha evidenziato una crescita fiacca, con la prima contrazione dei nuovi ordini da giugno 2020 e l’ottimismo delle aziende tra i più bassi degli ultimi due anni per le preoccupazioni relative alle prospettive sui prezzi, alla catena di distribuzione e alla domanda.

Negli USA, invece l’ISM manifatturiero ha mostrato un’accelerazione inattesa, suggerendo che la domanda sottostante rimane solida. In serata è atteso il Beige Book della FED, mentre venerdì è in calendario il Job Report di maggio, che darà indicazioni sullo stato di salute del mercato del lavoro a stelle e strisce.

Intanto Citigroup non esclude nuove revisioni al ribasso delle stime sugli utili societari e conseguenti nuove perdite per l’azionario malgrado i ribassi già registrati nei primi cinque mesi del 2022.

Sul Forex il cambio euro/dollaro cede terreno a 1,067 mentre il dollaro/yen risale a 129,8.

Tra le materie prime, salgono le quotazioni del greggio con il Brent (+1,8%) a 117,5 dollari e il Wti (+1,8%) a 116,5 dollari, dopo l’embargo Ue al petrolio russo e in attesa del meeting Opec+ in agenda domani.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund viaggia in area 197 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,13%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanzano soprattutto Stellantis (+2,9%), Moncler (+2,1%) e Tenaris (+2,1%). In coda Saipem (-3,4%), Telecom Italia (-2,3%) e Amplifon (-1,8%).