L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha dato il via libera all’operazione di concentrazione BPER-Carige, mediante acquisizione da parte di BPER Banca del controllo della Cassa di risparmio ligure.
L’Antitrust ha deliberato il non avvio dell’istruttoria a condizione che BPER ceda a Banco Desio un ramo aziendale composto da 48 filiali ubicate in Sardegna, Liguria, Toscana, Emilia Romagna e Lazio.
La cessione delle filiali “è parte essenziale dell’operazione” ed “è in grado di far venir meno le criticità concorrenziali” su alcuni mercati interessati che l’operazione presentava nella sua iniziale configurazione,
I timori erano in particolare su raccolta bancaria, gli impieghi a famiglie consumatrici, gli impieghi a famiglie produttrici-imprese di piccole dimensioni e a imprese di medie e grandi dimensioni, il risparmio gestito (a sua volta distinto in gestione fondi comuni di investimento, gestione su base individuale di patrimoni mobiliari (GPM) e in fondi (GPF) e gestione di prodotti della previdenza complementare), nonché il risparmio amministrato.
Secondo l’Autorità, la cessione delle filiali è in grado di sterilizzare gli effetti dell’acquisizione del controllo di Carige in queste aree, in quanto risulta neutra rispetto alla posizione già detenuta da Bper nelle province della Sardegna perchè prevede la cessione a Banco Desio del 100% degli sportelli di Carige oggetto di acquisizione e comporta anche un ridimensionamento attraverso la cessione degli sportelli sardi oggetto della autorizzazione condizionata della concentrazione Bper/Unipol, risalente al 2019, risolvendo così pure la questione pendente dell’ottemperanza a questo provvedimento.
In tutti gli altri mercati problematici “le quote post-merger rimangono al di sotto della soglia del 35%, attestandosi il più delle volte al di sotto del 25%”.