Global Markets Energy – Greggio volatile con focus sull’Opec+

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:

Giornata leggermente positiva per i mercati europei, con il Ftse Mib a +0,3%, il Dax a +0,5% mentre il Ftse 100 è chiuso per festività. Avvio incerto per i listini americani, con il Dow Jones a -0,55%, lo S&P500 a -0,4% e il Nasdaq flat.

Dopo i cali registrati in mattinata le quotazioni del greggio sono in ripresa. Il Wti sale dello 0,72% a 116,09 dollari a barile, mentre il Brent avanza dello 0,48% a 116,82 dollari.

Prende forma la possibilità che l’Arabia Saudita e gli altri membri dell’Opec aumentino la produzione di greggio per compensare i tagli che deriveranno dalle sanzioni alla Russia. Inoltre, i rapporti tra Arabia Saudita e Stati Uniti sembrano essersi intensificati dopo l’annuncio della visita di Biden nel paese.

Riflettori puntati sul vertice odierno dell’Opec+, in cui si deciderà la politica di produzione del greggio per luglio e agosto. Secondo le recenti indiscrezioni, i paesi associati aumenteranno l’output di petrolio di circa il 50%, accettando le richieste dei principali consumatori, tra cui gli Stati Uniti. I Paesi dell’Opec+ dovrebbero aggiungere 0,648 milioni di barili al giorno nei due mesi estivi, rispetto ai 0,432 milioni di barili al giorno attuali.

In attesa dei dati Eia, le stime dall’American Petroleum Institute (Api) hanno evidenziato che le scorte di petrolio sono calate di 1,18 milioni di barili nella precedente. Secondo il consensus del Wall Street Journal, l’Eia dovrebbe comunicare un ribasso di 0,5 milioni di barili.

Dopo il rifiuto dello scorso anno, Shell (-0,1%) ha ricevuto le approvazioni normative per lo sviluppo del giacimento di Jackdaw situato nel Mare del Nord del Regno Unito. Inoltre, ha completato l’acquisizione di quasi 200 stazioni di servizio Timewise, in Texas.

Enel (+1%) e Cemex hanno firmato un accordo con Enel Green per l’acquisto di elettricità pulita per le operazioni di Cemex di cemento in Guatemala per i prossimi cinque anni.

La China National Petroleum, controllata di PetroChina, sposterà metà della sua produzione verso idrogeno, energia geotermica ed energia pulita entro il 2050, confermando l’intenzione del Paese di ridurre le emissioni. Il petrolio e il gas costituiranno ancora l’altra metà della sua produzione.

Repsol (+1,2%) investirà 105 milioni di euro per un impianto industriale a Puertollano, in Spagna, finalizzato alla produzione di polietilene ad altissimo peso molecolare.

Iberdrola (-0,6%), Siemens Gamesa (+0,4%), Vattenfall e Volvo utilizzeranno il 50% di acciaio a basse emissioni nelle loro operazioni di produzione entro il 2030. Le quattro aziende dovranno, inoltre, impegnarsi a procurarsi il 100% di acciaio netto zero entro il 2050.