Mercati – Finale positivo per Milano (+0,6%) e l’Europa, petrolio in aumento dopo l’Opec+

Chiusura perlopiù positiva per le borse europee, mentre Wall Street procede incerta. Il Ftse Mib di Milano termina in rialzo dello 0,6% e si riporta in area 24.426 punti.

Flat l’Ibex 35 di Madrid, mentre avanzano il Dax di Francoforte (+1%) e il Cac 40 di Parigi (+1,3%). Chiusa Londra per il giubileo della regina Elisabetta.

Oltreoceano, accelerano Dow Jones (+0,4%), S&P500 (+0,8%) e Nasdaq (+1,5%) dopo un avvio volatile.

Focus di giornata sul meeting dell’Opec+, che ha accelerato l’incremento dell’offerta, deliberando un aumento di 648.000 barili al giorno a luglio e agosto, rispetto ai 432.000 precedenti. Tuttavia, le quotazioni del greggio scambiano in rialzo con il Brent (+0,9%) a 117,3 dollari e il Wti (+1,1%) a 116,6 dollari al barile, in quanto restano i dubbi legati al calo della produzione russa. Intanto, dai dati dell’Energy Information Administration è emerso un netto calo delle scorte di petrolio americane nell’ultima settimana.

Il recente rincaro dei prezzi energetici ha contribuito a portare l’inflazione su livelli record, spingendo le banche centrali ad inasprire la politica monetaria. Una prospettiva che, tuttavia, rischia di trascinare l’economia in recessione, in un contesto frenato dalla guerra in Ucraina e dalle difficoltà della Cina.

Ieri il Beige Book della Fed ha sottolineato la crescita “forte” o “robusta” dei prezzi e quella tra “lieve” e “modesta” dell’attività economica, mentre il CEO di JPMorgan, Jamie Dimon, ha preannunciato un “uragano” economico nei mesi a venire. Nei giorni scorsi la banca centrale americana ha iniziato a ridurre il proprio bilancio da 8.900 miliardi di dollari, mentre alcuni membri del Fomc si sono espressi in favore di una politica più restrittiva sui tassi.

Gli ultimi dati macro americani hanno evidenziato un aumento ben inferiore alle attese dei nuovi impieghi (128mila contro 300 mila) nel settore privato, il minore dall’inizio della ripresa post-pandemia, aspettando il job report in uscita domani. Nell’eurozona, i prezzi alla produzione hanno evidenziato una crescita inferiore alle attese nel mese di aprile (+1,2% su marzo e +37,2% annuo).

Sul Forex l’euro/dollaro si apprezza a 1,072 mentre il cambio tra biglietto verde arretra a 129,8.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 207 punti base con il rendimento del decennale italiano in rialzo al 3,3%.

A Piazza Affari, fra le big cap avanzano in particolare Moncler (+3,05%), Interpump (+2,8%) e Diasorin (+2,6%) mentre in coda al Ftse Mib scivolano Saipem (-1,85%), A2A (-1,1%) ed Hera (-0,8%).