Ieri il Ftse Italia Servizi Finanziari ha riportato un -1,3%, in linea all’analogo indice europeo (-1,4%) ma al di sotto del Ftse Mib (-0,9%), allineandosi al comparto bancario (-1,3%).
Seduta negativa per le borse europee, complice il rallentamento di Wall Street dopo una partenza positiva. Sullo sfondo restano i dubbi legati all’elevata inflazione, che alimentano il dibattito su quanto le banche centrali debbano intervenire aggressivamente per contrastare l’ascesa dei prezzi. Intanto dall’agenda macro è emersa una lieve crescita dell’attività manifatturiera nell’eurozona e un’accelerazione a sorpresa negli Stati Uniti.
Sul Forex l’euro/dollaro si deprezza a 1,067 mentre sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund torna in area 200 punti base e il rendimento del decennale italiano sale oltre il 315%.
Sul listino principale, resiste Nexi (-0,4%) che ha sottoscritto un accordo per la costituzione di una partnership strategica di lungo termine con BPER Banca e Banco di Sardegna, da realizzarsi mediante il trasferimento dei rami aziendali delle attività di merchant acquiring e gestione POS di BPER e Banco di Sardegna a Nexi Payments.
Contestualmente, Nexi acquisirà da Banco di Sardegna il 100% Numera Sistemi e Informatica, previo carve‐out da Numera stessa delle attività non relative alla gestione e assistenza POS.
Il corrispettivo dell’operazione è di 318 milioni, che potrà aumentare in caso di
pagamento di una eventuale componente differita fino a 66 milioni.
Tra le mid scivola in fondo doValue (-4,7%), risultando anche in coda all’intero comparto.
Fra le small rimbalzo di Gequity (+20,9%) ha comunicato che a fine aprile 2022 l’indebitamento finanziario del gruppo era pari a 3,1 milioni, leggermente aumentato rispetto ai 3 milioni alla fine del mese precedente.