Le maggiori Borse Europee chiudono l’ultima seduta della settimana in territorio negativo con il FTSE MIB a 24.166 punti (-1,1%). Il Dax di Francoforte ha ceduto lo 0,2%, il Cac40 di Parigi lo 0,2% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,3%. Chiusa Londra per festività.
Oltreoceano, intorno alle ore 18:00, Wall Street è in ribasso con il Dow Jones a -1,1%, lo S&P500 a -1,8% e il Nasdaq a -2,7%.
La lettura di maggio dei Non farm payroll ha messo in evidenza la creazione di 390 mila nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo, oltre i 318 mila previsti dal consensus ma in calo rispetto ai 436 mila di aprile (rivisti da 428 mila). Il tasso di disoccupazione, invece, è rimasto stabile al 3,6% (3,5% il consensus), mentre i salari medi orari sono cresciuti dello 0,3% su base mensile (+0,4% il consensus) e del 5,2% su base annua rispetto (in linea al consensus).
Gli operatori si interrogano sullo stato di salute dell’economia statunitense e sull’impatto che la stretta monetaria della Federal Reserve potrà avere sulla principale economia mondiale. Lael Brainard ritiene difficile ipotizzare una pausa a settembre del percorso di rialzi dei tassi di interesse, oltre a sostenere la ragionevolezza di interventi da 50 punti base a giugno e luglio.
Sempre negli USA, l’indice ISM Servizi degli Stati Uniti ha registrato un valore di 55,9 punti, deludendo il consensus (56,5 punti) dopo i 57,1 punti rilevati ad aprile.
Per quanto riguarda l’Eurozona, l’agenda macro ha visto la lettura finale dei PMI servizi e composito di maggio rispettivamente pari a 56,1 punti (consensus e preliminare 56,3 punti) e a 54,8 punti (consensus e preliminare 54,9 punti).
Sul Forex, il cambio euro/dollaro arretra a 1,0713 e il dollaro/yen sale a 130,96. Tra le materie prime, salgono le quotazioni del greggio con il Brent (+1,7%) a 119,67 dollari e il Wti (+1,8%) a 119 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 211,8 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,39%.
Tornando a Piazza Affari, Leonardo (+1,9%) sostenuta dall’offerta non vincolante della tedesca Rheinmetall per una quota di minoranza in Oto Melara. In rialzo anche ENI (+1,3%) e Terna (+0,7%). Lettera su Stellantis (-3,3%), BPER (-3,4%) e Fineco (-4,1%).