Sebino ha chiuso il 2021 con un valore della produzione a 54,8 milioni (+12,2%), mentre diminuisce la marginalità al 18,2% (-420 bp) causa maggiori costi operativi dovuti anche al consolidamento per 12 mesi di Sebino Service, acquisita a luglio 2020. L’utile netto si attesta a 7,1 milioni (7,5 milioni a fine 2020). Per l’intero 2022 i vertici esprimono ottimismo grazie al portafoglio ordini a fine anno 2021 pari a 31,8 milioni (+59% rispetto al 31 dicembre 2020), anche se prevedono un ulteriore impatto sui prezzi delle materie prime, in particolare dell’acciaio.
Modello di Business
Sebino, presente da 40 anni in Italia e da 10 in Romania e Paesi limitrofi, è uno tra i principali System Integrator nelle due nazioni, attiva nella progettazione, sviluppo e installazione di sistemi antincendio e di security principalmente per Multinazionali e Main Contractors. La società offre, inoltre, un servizio innovativo di manutenzione attraverso un controllo da remoto 24h/7gg.
Il gruppo opera attraverso tre Business Unit:
- BU Fire: progettazione, realizzazione e collaudo di impianti antincendio;
- BU Security: progettazione dei sistemi di sorveglianza, copre diversi settori d’intervento come rilevazione incendio, allarme antintrusione e videosorveglianza;
- BU Service: manutenzione ordinaria, che assicura l’efficienza dell’impianto; manutenzione straordinaria, con reperibilità 24/7.
Ultimi Avvenimenti
Nel novembre 2021 è stata costituita Sebino Security Srl (inattiva a fine 2021) nella quale, il 25 febbraio, Sebino ha conferito il ramo di azienda (Business Unit Security) relativo alla progettazione, sviluppo e installazione di impianti di sicurezza, videosorveglianza, controllo accessi e antintrusione, che nel 2021 ha realizzato ricavi per 4,6 milioni circa. La neo-costituita chiuderà il primo bilancio al 31 Dicembre 2022.
Conto Economico
Nel 2021 Sebino ha realizzato un valore della produzione consolidato pari a 54,8 milioni (+18%), in particolare l’Italia ha registrato un incremento del 25,6% a 54,9 milioni (dato aggregato) mentre la Romania ha segnato un calo del 38% a 4 milioni per effetto di un primo semestre penalizzato dalla pandemia.
La positiva performance è stata assorbita dall’aumento del costo dei materiali e della componentistica in generale, oltre che da maggiori costi del personale conseguenti il consolidamento per 12 mesi di Sebino Service. L’Ebitda segna pertanto una diminuzione del 4% a 10,9 milioni, con la relativa marginalità al 19,9% (23,1% nel 2020); l’Ebitda adjusted, al netto di componenti non ricorrenti, cifra in 10,6 milioni (-7%).
L’Ebit poi si ferma a 9,9 milioni (-4,7%), dopo ammortamenti e svalutazioni aumentati da 908 mila a 983 mila euro.
Il 2021 si chiude con un utile netto di 7,2 milioni (-5%) al netto di oneri finanziari netti pari a 186 mila euro (160 mila nel 2020) e 2,5 milioni di imposte (-5%), con un tax rate sostanzialmente invariato al 26,2%.
Stato Patrimoniale
Sotto il profilo patrimoniale, il patrimonio netto sale a 25,3 milioni, dai 18 milioni circa di un anno prima, grazie all’utile conseguito nell’anno. In ulteriore aumento la liquidità netta a 4,9 milioni, rispetto a 1,6 milioni del 2020, beneficiando dalla generazione di cassa consolidata della gestione caratteristica pari a 9 milioni (7,7 milioni nel 2020).
Ratio
La liquidità finanziaria netta degli ultimi due esercizi non rende significativi i principali ratio patrimoniali, peraltro di buon livello già a fine 2019.
Positivo, anche se in calo, il ritorno per gli azionisti al 28,3% (41,9% nel 2020).
Evoluzione prevedibile della gestione
Grazie alla consistenza del portafoglio ordini a fine anno 2021, spiega l’organo amministrativo, la Società affronta con ottimismo il 2022. Il portafoglio ordini del Gruppo, pari a 31,8 milioni, segna infatti un progresso del 59% rispetto al 31 dicembre 2020, la cui crescita è ascrivibile ai numerosi investimenti realizzati in Italia per la creazione di nuovi siti di logistica per supportare l’incremento dell’e-commerce e al reshoring di attività e siti logistici da parte di aziende industriali.
“Continuano i segnali positivi, provenienti in particolare dalla logistica destinata a servire i grandi attori dell’e-commerce internazionale e del retail”, mentre per quanto riguarda il conflitto Russia Ucraina il gruppo “non prevede impatti negativi, non essendo operativo in quei paesi, tuttavia teme un ulteriore rincaro dei prezzi delle materie prime, in particolare dell’energia e dell’acciaio, materiale utilizzato per le tubazioni degli impianti antincendio”.
A seguito all’acquisizione di Sebino Service, prosegue la riorganizzazione volta a concentrare le attività di manutenzione su di essa e quelle di impiantistica antincendio sulla Capogruppo, che intende proseguire con una crescita per linee esterne con acquisizioni di aziende di medio-piccola dimensione, con competenze primariamente nel campo dei servizi ricorrenti e della manutenzione.
Outlook
Integrae Sim (Euronext Growth Advisor), nello studio del 6 aprile 2022, ha rivisto le stime dell’esercizio in corso e del prossimo biennio in considerazione del significativo incremento del portafoglio ordini, Gli analisti per l’anno in corso prevedono un valore della produzione in crescita del 10,5% a 68,6 milioni. Ebitda e Ebit sono attesi rispettivamente a 13,4 milioni e 12,3 milioni, con una marginalità al 19,5% e 17,9% (18,6% e 17% a fine 2021).
Per il biennio 2023-24 il valore della produzione è stimato in progresso del 10,3% per ogni anno, rispettivamente a75,1 milioni e a 82,6 milioni (Cagr 2021-24E:+12,2%),e l’Ebitda a fine periodo previsionale è atteso a 17,5 milioni (Cagr 2021-24E:+ 16,9%), con una marginalità al 21,2%., Tale recupero, secondo gli analisti, sarà possibile grazie all’ottimizzazione dei costi complessivi di struttura e al recupero di efficienza gestionale delle Sebino Service.
A fine 2022 gli analisti si attendono liquidità netta in aumento a 11 milioni (4,9 milioni nel 2021), che dovrebbe salire ulteriormente a 19,7 milioni a fine 2024, grazie al flusso di cassa generato dalla gestione e in presenza di investimenti stimati nel triennio per complessivi 5,8 milioni.
Borsa
Negli ultimi 12 mesi il titolo Sebino ha ceduto il 2,9% rispetto al Ftse Italia Growth salito del 3,4%.
Nell’intervallo considerato, il 27 settembre le azioni hanno toccato un massimo di 7,7 euro in corrispondenza della pubblicazione del bilancio del 1H 2021.
Da inizio anno 2022 le quotazioni hanno intrapreso un trend discendente fino a segnare il 4 marzo un minimo nel periodo considerato di 4,9 euro, scontando soprattutto la volatilità del mercato legata all’aumento dell’inflazione e all’incertezza che deriva dai timori di un rallentamento dell’economia.
Il titolo oggi quota intorno a 6 euro, un prezzo ben al di sotto del target price indicato dagli analisti di Integrae Sim il 6 aprile scorso pari a 9,31 euro, importo che incorpora un potenziale upside del 55% rispetto alle quotazioni attuali.