Mercati asiatici – L’ulteriore allentamento delle restrizioni covid a Pechino sostiene i listini

Seduta positiva per le principali piazze finanziarie asiatiche in scia all’ulteriore allentamento delle restrizioni anti covid a Pechino.

Nella capitale cinese, le autorità municipali hanno annunciato che a partire da oggi è consentita la riapertura dei ristoranti, dopo che a maggio si poteva ordinare solo cibo da asporto, e di altri spazi al chiuso, mentre dal 13 giugno gli studenti delle scuole primarie e secondarie potranno frequentare nuovamente le lezioni in presenza.

Un ulteriore passo in avanti in Cina verso la normalità che ha contribuito a compensare, seppur parzialmente, le preoccupazioni per l’inflazione elevata e l’aumento dei tassi d’interesse da parte delle banche centrali.

Se da un lato il job report, diffuso settimana scorsa, ha allontanato, almeno per il momento, le incertezze che la più grande economia del mondo stia rallentando troppo bruscamente, dall’altro lato ha rafforzato la previsione che la Fed continuerà ad aumentare i tassi per contrastare l’inflazione. Il tutto in attesa anche dei prezzi al consumo Usa in uscita venerdì prossimo.

Sul forex, il cambio euro/dollaro si attesta in area 1,073 e il dollaro/yen a 130,6. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,5%) a 120,3 quota dollari e il Wti (+0,4%) a 119,4 dollari al barile. Nel frattempo gli Stati Uniti stanno valutando la possibilità di consentire l’immissione di greggio iraniano sui mercati globali per compensare il calo delle forniture russe. Oro a 1.857 dollari l’oncia (+0,4%).

Tornando ai listini asiatici, orfani di Corea del Sud e Malesia, acquisti, alla riapertura, in Cina, con Shanghai +0,7% e Shenzhen +1,7%, e Hong Kong a +1,1%.

Bene anche il Giappone con Nikkei +0,6% e Topix +0,3%.

Il tutto dopo che venerdì a Wall Street il Nasdaq ha ceduto il 2,5%, lo S&P500 l’1,6% e il Dow Jones l’1%.