Mercati – Inflazione Usa scatena le vendite, Milano precipita (-5,2%) con le banche

Giornata nera per l’azionario, frenato dai dati peggiori delle attese sui prezzi al consumo statunitensi. Piazza Affari termina in coda all’Europa, con il Ftse Mib di Milano in perdita del 5,2% a 22.547 punti. Chiudono in rosso anche l’Ibex 35 di Madrid (-3,7%), il Dax di Francoforte (-3,1%), il Cac 40 di Parigi (-2,7%) e il Ftse 100 di Londra (-2,1%). Oltreoceano, pesanti ribassi per Dow Jones (-2,5%), S&P500 (-2,8%) e Nasdaq (-3,6%).

A maggio, la crescita dei prezzi al consumo negli Stati Uniti ha registrato un’inattesa accelerazione all’8,6% annuo, rispetto all’8,3% del consensus e della rilevazione di aprile. L’indice core, che esclude le componenti più volatili come alimentari ed energia, ha invece rallentato dal 6,2% al 6%, a fronte del +5,9% atteso dagli analisti.

L’inflazione sembra dunque non aver ancora raggiunto il proprio picco e questo alimenta la prospettiva di una politica monetaria più restrittiva da parte della Federal Reserve, con possibili conseguenze negative per la crescita economica.

Il tutto, all’indomani delle decisioni della Bce, che ha annunciato per il mese di luglio la fine degli acquisti di asset e un aumento dei tassi di 25 punti base.

Per quanto riguarda i dati macro, l’indice sul sentiment economico dell’Università del Michigan è crollato a giugno da 58,4 a 50,2 punti, mentre la produzione industriale in Italia ha fatto segnare ad aprile un rialzo dell’1,6% mensile e del 4,2% su base annua.

Sul Forex, il dollaro si rafforza nei confronti delle altre valute in scia al report sull’inflazione. L’euro/dollaro scivola a 1,051 mentre il cambio tra biglietto verde e yen sale a 134,2.

Tra le materie prime accelerano al ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1,8%) a 120,9 dollari e il Wti (-1,6%) a 119,5 dollari, tra i dubbi sulla crescita e sulla domanda cinese dopo le nuove restrizioni anti-Covid in alcuni distretti di Shanghai.

Sull’obbligazionario, i rendimenti dei Treasury a breve salgono sui massimi dal 2018 mentre il benchmark sul decennale tocca il 3,15%. Il rendimento del decennale italiano sale ancora al 3,75% e lo spread Btp-Bund si amplia a 224 punti base.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende più capitalizzate scattano i realizzi su Bper (-12,9%) nel giorno della presentazione del nuovo piano industriale, dopo i recenti guadagni. In rosso tutto il settore finanziario, con vendite in particolare su Banco Bpm (-12,1%), Finecobank (-9,5%) e Unicredit (-9,1%).