Mercati – Apertura ancora negativa per l’Europa, a Milano Ftse Mib a -1,6%

Partenza ancora in rosso per le borse europee, dopo il pesante crollo di venerdì all’indomani della riunione della Bce e in seguito alla diffusione dei dati sull’inflazione Usa superiori alle attese.

A Milano il Ftse Mib perde l’1,6% in area 22.180 punti. In calo anche il Cac 40 di Parigi (-1,2%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,2%), il Dax di Francoforte (-1,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,9%).

Il report sui prezzi al consumo Usa a maggio ha evidenziato una inattesa ulteriore accelerazione dell’inflazione su nuovi massimi da 40 anni, aumentando la pressione sulla Federal Reserve per intensificare il proprio percorso di strette monetarie.

Timori riflessi nel comparto obbligazionario, con i rendimenti dei Treasury in rialzo guidati dalle scadenze a breve, tra cui il titolo biennale salito sui massimi dal 2007. Il tasso sul trentennale, invece, è scivolato sotto quello del titolo a cinque anni, segnalando il rischio di recessione.

Lo spread Btp-Bund, invece, riparte in area 229 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,82%.

Il tutto in attesa della riunione della Fed in programma questa settimana, da cui gli operatori si attendono un incremento del costo del denaro da 50 punti base seguito da due strette della stessa entità a luglio e a settembre.

I mercati si trovano inoltre a fare i conti con la situazione Covid in Cina, dove Pechino e Shanghai hanno ripreso ad effettuare test di massa su milioni di persone per contrastare nuovi focolai del virus.

Una mossa che ha riacceso le preoccupazioni sulla possibile introduzione di nuovi lockdown, che danneggerebbero l’economia e la supply chain globale, quest’ultima appesantita anche dalla guerra in Ucraina.

Intanto sul Forex il cambio dollaro/yen viaggia a 134,8 dopo aver toccato un massimo dal 1998 oltre quota 135 in scia alla divergenza tra la politica ancora accomodante della Bank of Japan e gli altri principali istituti centrali del mondo. L’euro/dollaro, invece, è scivolato sotto quota 1,05 a 1,048.

Tra le materie prime, infine, in calo anche le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,7%) a 119,8 dollari e il Wti (-1,8%) a 118,4 dollari.

Tornando a Piazza Affari, solo segni rossi in avvio sul Ftse Mib, tra cui i peggiori sono Tim (-4,7%), Nexi (-4,5%), Intesa Sanpaolo (-4,1%), Bper (-3,9%) e Banco Bpm (-3,4%).