Mercati – Piazza Affari annulla le vendite, prevale la cautela con focus sulla Fed

Prosegue incerta la seduta delle borse europee, mentre Wall Street ha aperto poco sopra la parità dopo il pesante sell-off delle ultime sedute.

Il Ftse Mib di Milano risale dai minimi intraday e torna in positivo dello 0,2% in area 21.960 punti. Poco mossi il Dax di Francoforte (-0,2%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%), in calo il Cac 40 di Parigi (-0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%).

Oltreoceano, frazionali rialzi per Dow Jones (+0,3%), S&P500 (+0,2%) e Nasdaq (+0,1%) dopo i dati sui prezzi alla produzione (+0,8% mensile e +10,8% annuo) che, sommati a quelli della scorsa settimana sui prezzi al consumo, rafforzano la prospettiva di una Fed più restrittiva.

L’inflazione più elevata da circa quarant’anni sta costringendo gran parte delle banche centrali a inasprire la politica monetaria per riportare sotto controllo i prezzi. Gli operatori temono tuttavia che tale stretta possa avere ripercussioni negative sulla crescita o addirittura spingere l’economia in recessione.

Nel frattempo, la recrudescenza del Covid in Cina e la guerra in Ucraina alimentano ulteriormente le tensioni sulla supply chain e le pressioni inflazionistiche, rendendo ancora più incerto l’outlook.

Domani sera i riflettori saranno puntati sulla riunione del Fomc, che potrebbe persino annunciare un aumento dei tassi da 75 punti base per la prima volta dal 1994. Le proiezioni degli analisti prevedono un incremento complessivo del costo del denaro fino a 200 punti base nelle tre riunioni da qui a settembre.

Dall’agenda macro è giunto anche l’indice Zew tedesco di giugno, in miglioramento da -34,3 a -28 punti, sebbene la fiducia nell’economia resti debole.

Sul Forex il biglietto verde si indebolisce leggermente nei confronti delle altre valute, mantenendosi comunque sui massimi da vent’anni. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,044 e il dollaro/yen a 134,25.

Tra le materie prime, avanzano le quotazioni del petrolio con il Brent (+1,6%) a 124,3 dollari e il Wti (+1,5%) a 122,7 dollari.

Sull’obbligazionario, l’appiattimento della curva dei Treasury statunitensi riflette le preoccupazioni per un rallentamento della crescita. Lo spread Btp-Bund resta elevato in area 236 punti base, con il rendimento del decennale italiano ancora oltre il 4% a 4,02%.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib avanzano soprattutto Banca Mediolanum (+3,6%), Saipem (+3,3%) e Unicredit (+2,6%) mentre arretrano Moncler (-3,3%), Nexi (-3,2%) e Campari (-2,8%).