Il Cda ha approvato il nuovo Piano Industriale 2022-2026, focalizzato sui tre importanti segmenti del mercato della transizione energetica in cui il Gruppo Agatos ha scelto di focalizzarsi già dall’inizio 2019:
- Fotovoltaico: il gruppo prevede di generare una pipeline di progetti consistente e duratura, e di decidere opportunisticamente sulla cessione di progetti semi-sviluppati (terreni e connessione alla rete assicurati) o pienamente autorizzati; in arco di piano sono previsti cessioni di progetti semi-sviluppati per circa 430MW e di progetti autorizzati per circa 470 MW.
- Biometano: il gruppo prevede di sviluppare la pipeline esistente e di accrescerla concentrandosi sugli impianti di biometano con la proprietaria tecnologia BIOSIP, per poi cedere le autorizzazioni in parte o in toto a dei partner industriali o finanziari e di coordinare, se applicabile, l’attività di EPC o, opportunisticamente, di gestire le attività EPC direttamente. Entro il 2023 è previsto l’ottenimento e la cessione delle autorizzazioni degli impianti già comunicati nel 2021 e 2022. Nel 2023 è inoltre prevista l’aggiudicazione di quota parte delle attività EPC legate al progetto di Caraverde. Nel periodo 2024-2026 sono previste altre cessioni di autorizzazioni; per 3 siti è previsto il solo coordinamento EPC mentre per altri 2 siti il ruolo da EPC contractor.
- Efficientamento Energetico: il volume d’affari di questo segmento di mercato rimane importante durante il periodo di Piano 2022-26, nonostante alcune criticità amministrative e legislative come il perdurare dello schema «Superbonus 110» fino al 2023; la posizione diAgatos si rafforza nel periodo di Piano 2022-26 per effetto dell’aumento della propria capacità commerciale e una più efficace gestione del capitale circolante legato al business “Efficientamento Energetico”. Indipendentemente dagli ulteriori interventi legislativi di sostegno al comparto dei “bonus fiscali”, si stima che il comparto continuerà a crescere trainato dalla necessità di contrastare, tramite misure di efficientamento, lo straordinario incremento dei costi energetici.
Il Gruppo prevede di raggiungere al 2026 un volume d’affari di 88 milioni e un Ebitda di circa 20 milioni.
Per realizzare la prospetta crescita del volume d’affari in arco di piano sono previsti investimenti per circa 4,6 milioni (3,5 milioni del piano precedente).
Il budget 2022 prevede il raggiungimento di un valore della produzione sostanzialmente in linea con quello registrato nel 2021 e un EBITDA sostanzialmente in pareggio grazie in parte alla coda di realizzazione della commessa Marcallo e dei cantieri bonus facciate e, in parte all’esecuzione dei cantieri superbonus.
Per il 2022 il gruppo ipotizza il raggiungimento di una posizione finanziaria netta pari a circa Euro 15 milioni assumendo di incrementare l’indebitamento finanziario per Euro 3 milioni, a copertura del fabbisogno finanziario sopra riportato.
Successivamente il livello dell’indebitamento è previsto in sensibile riduzione grazie ai flussi di cassa operativi del Piano 2022-26, fino al raggiungimento di un valore di eccesso di cassa al netto del rimborso del POC in scadenza nel 2026 e del pagamento di dividendi pari a €8,0 milioni previsti nel triennio 2024-26.
###
Resta sempre aggiornato sul tuo titolo preferito, apri l'Insight dedicato a Agatos