Banca d’Italia ha reso note le statistiche riguardanti i depositi, gli impieghi e le sofferenze delle banche italiane.
Le sofferenze nette (al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) ad aprile 2022 si sono fissate a 16,7 miliardi, in calo di circa 1,2 miliardi rispetto al mese precedente e inferiori di circa 3,1 miliardi rispetto ad aprile 2021.
Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è pari allo 0,95% ad aprile 2022 (era 1,15% ad aprile 2021).
A maggio 2022, i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del 2,8% a/a, mentre ad aprile 2022 i prestiti alle imprese registrano un aumento dell’1,8% su base annua. L’aumento è del 3,9% per i prestiti alle famiglie.
La raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in crescita del +3,9% su base annua. I depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, nello stesso mese, di 87 miliardi rispetto
a un anno prima (+4,9% su base annua), mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di circa 10,6 miliardi in valore assoluto (pari a -5,0%).
A maggio 2022 i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si mantengono su livelli molto bassi: il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,17% (2,16% nel mese
precedente); il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è
l’1,13% (1,23% il mese precedente); il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è l’1,93% (1,81% il mese precedente).