Ferrari si è impegnata a raggiungere la totale neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2030, dando il proprio contributo al raggiungimento degli obiettivi fissati nel 2015 dagli Accordi di Parigi attraverso un approccio olistico e scientifico.
Infatti, Ferrari ha annunciato il proprio impegno a definire Science Based Targets per ridurre le proprie emissioni tramite:
- la neutralità delle emissioni di carbonio nelle proprie attività a partire dalle emissioni del 2021;
- la riduzione di almeno il 40% delle emissioni Scopo 3 per vettura entro il 2030, concentrandosi principalmente sui materiali e sulla fase di uso del veicolo;
- l’impegno in progetti rilevanti con positivi risvolti in ambito sociale e climatico a livello globale.
Come primo passo nel percorso di decarbonizzazione, il Gruppo ha quantificato in 622 ktCO2e tutte le proprie emissioni relative al 2021, che contribuiscono allo 0,001% delle emissioni globali di gas serra, verificandole e certificandole tramite un ente terzo in conformità alla norma ISO 14064:
- Dirette e Indirette energetiche (Scopo 1 e 2), che si riferiscono alle attività di Ferrari e che rappresentano circa il 15% delle emissioni totali della Società.
- Indiretto Upstream (Scopo 3), che rappresenta circa il 45% delle emissioni e riguarda principalmente il processo di approvvigionamento della catena di fornitura, in particolare l’estrazione delle materie prime e la produzione dei componenti.
- Indirect Downstream (Scope 3), il restante 40% riguarda principalmente la fase di uso del veicolo.
Alla luce di questi dati, l’impegno del Gruppo è quello di andare oltre la decarbonizzazione della fase di uso e oltre la riduzione delle emissioni locali di CO2e. Ferrari agirà anche a monte dei propri processi per garantire azioni eque e diffuse a livello globale, puntando sull’energia verde, sui materiali riciclati e sullo sviluppo di tecnologie innovative in grado di cambiare radicalmente il presente e delineare il futuro.
Per gli Scopi 1 e 2, si stanno implementando progetti innovativi a Maranello:
- Utilizzo di 77 MW di biometano, che sarà introdotto prossimamente, per il trigeneratore
- Realizzazione di 37 MW di nuovi impianti fotovoltaici
- Installazione di 1 MW di celle a combustibile a idrogeno, già attive
Queste azioni, oltre al fatto che dal 2014 il 100% dell’energia elettrica dei propri impianti di produzione proviene da fonti rinnovabili, fanno sì che la Società decarbonizzerà tutti gli impianti entro il 2030. Tuttavia, Ferrari ritiene che sia estremamente importante agire fin d’ora anche iniziando ad acquistare crediti certificati per la riduzione e il sequestro delle emissioni e, di fatto, oggi Ferrari ha già raggiunto la neutralità delle emissioni di carbonio in tutte le proprie attività dirette.
Non appena saranno implementate le azioni di decarbonizzazione relative alle proprie attività, la Società invertirà il trend riducendo le attività di “contributo climatico”, raggiungendo così la completa decarbonizzazione delle attività dirette entro il 2030.
La riduzione delle emissioni di Scopo 3 di almeno il 40% per vettura entro il 2030 sarà raggiunta, data la tecnologia attuale, attraverso:
- L’elettrificazione per la fase d’uso del veicolo, ampliando la propria offerta di modelli ibridi ed elettrici, riducendo così entro il 2030 almeno il 50% in media di emissioni di CO2e per vettura.
- L’utilizzo, tra gli altri, di alluminio riciclato e acciaio a basso impatto ambientale, per ridurre entro il 2030 almeno il 30% in media di emissioni di CO2e per vettura, al fine di controbilanciare principalmente l’impatto dei moduli batteria, che comportano un aumento delle emissioni relative alle materie prime.
Per quanto riguarda le attività di “contributo climatico”, l’approccio Ferrari consiste in due pilastri distinti e trasparenti:
- L’acquisto di crediti certificati per la riduzione e il sequestro delle emissioni. Ferrari ha avviato una partnership con ClimateSeed, una impact-driven company che sta aiutando Ferrari a sostenere progetti innovativi e rilevanti focalizzati su contributi positivi in ambito climatico e sociale;
- La seconda azione è la creazione di Bosco Ferrari, un progetto italiano di riforestazione con l’obiettivo di agire a livello locale.