Mercati asiatici – A due velocità all’indomani delle decisioni di Fed e Bce

Andamento a due velocità per le principali piazze finanziarie asiatiche con gli investitori intenti a metabolizzare le decisioni prese da Fed e Bce.

Ieri la banca centrale americana ha annunciato il maggiore rialzo dei tassi di interesse dal 1994, alzando il costo del denaro dello 0,75% a una forchetta dell’1,5-1,75% e stimando che alla fine dell’anno i tassi saranno intorno al 3,4%. L’istituto, che punta a contenere un’inflazione volata ai massimi da 40 anni riportandola all’obiettivo del 2%, ha avvertito che “saranno appropriati continui aumenti” dei tassi.

Powell ha anticipato che nella riunione di fine luglio “è molto probabile un rialzo di 50 o 75 punti base”, anche se non si attende “che rialzi di 75 punti base diventino comuni”.

La Fed ha anche ribadito che ridurrà il suo bilancio di 47,5 miliardi di dollari al mese e diffuso le nuove stime che indicano un rallentamento del pil, atteso crescere dell’1,7% nel 2022 rispetto al 2,8% precedente stimato mentre l’inflazione è attesa quest’anno al 5,2%.

Annunci che seguono il meeting straordinario della Bce di ieri, per rispondere all’impennata dei rendimenti obbligazionari che nei giorni scorsi ha portato i titoli di Stato italiani sui livelli della crisi del debito sovrano. Il Consiglio Direttivo ha incaricato i comitati di creare un nuovo strumento ad hoc e ha aperto al reinvestimento flessibile dei rimborsi delle obbligazioni acquistate durante la pandemia.

Sul forex, il cambio euro/dollaro si attesta in area 1,043 e il dollaro/yen a 134,3. Tra le materie prime, il petrolio si muove positivo con il Brent (+0,3%) a 118,9 dollari al barile e il Wti (+0,5%) a 115,9 dollari al barile. Oro a 1.834 dollari l’oncia (+0,8%).

Tornando ai listini asiatici, Cina a due velocità con Shanghai -0,3% e Shenzhen +0,6%. Hong Kong a -1,2%.

Giappone in rialzo con Nikkei +0,8% e Topix +0,9%.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Nasdaq ha guadagnato il 2,5%, lo S&P500 l’1,5% e  Dow Jones l’1%.