Mercati – Chiusura in rosso per Milano (-3,3%) e gli eurolistini, pesa spettro recessione

Seduta in forte calo per le borse europee, in linea con l’andamento di Wall Street. Il Ftse Mib termina in ribasso del 3,3% a 21.726 punti, negativo come il Dax di Francoforte (-3,3%), il Ftse 100 di Londra (-3,1%), il Cac 40 di Parigi (-2,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,0%). Oltreoceano viaggiano in rosso Dow Jones (-2,3%), S&P500 (-3,1%) e Nasdaq (-3,8%), con i tecnologici particolarmente sotto pressione.

L’inasprimento della politica monetaria che le banche centrali stanno postando avanti per contrastare l’inflazione ha riacceso i timori per una possibile recessione economica.

Ieri la Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse dello 0,75%, il maggior ritocco dal 1994, e ha aperto ad un altro intervento significativo a luglio, pur specificando che strette da 75 punti base non rappresenteranno la norma in futuro. Il presidente Jerome Powell ha inoltre ribadito la ferma volontà di riportare i prezzi sotto controllo, anche sopportando un rallentamento dell’economia.

In giornata la Bank of England ha aumentato il costo del denaro di 25 punti base, una mossa meno aggressiva rispetto a quella di altri istituti monetari, ma ha aperto a manovre più restrittive se necessario. La banca centrale svizzera, invece, ha alzato a sorpresa il tasso d’interesse sui depositi per la prima volta dal 2007.

Dall’agenda macro sono giunti i dati americani sui sussidi di disoccupazione, che indicano un numero di richiedenti superiore alle attese nell’ultima settimana (229 mila contro 215 mila previsti).

Intanto, i tassi ipotecari negli Stati Uniti sono aumentati al ritmo massimo dal 1987, raffreddando il mercato immobiliare, e le costruzioni di nuove case negli Stati Uniti hanno rallentato a maggio, evidenziando l’impatto delle difficoltà nella catena di approvvigionamento e il calo delle vendite.

Sul Forex l’euro/dollaro recupera terreno riportandosi a 1,05 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si deprezza a 132,1. In rialzo la sterlina a 1,232 dollari dopo la BoE.

Tra le materie prime scambiano poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,3%) a 118,2 dollari e il Wti (+0,3%) a 115,6 dollari.

Sull’obbligazionario, il rendimento del Btp decennale si attesta al 3,75% mentre lo spread con il Bund si riduce a 204 punti base dopo le misure annunciate ieri dalla Bce.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib rimbalza Saipem (+2,55%) seguita da Nexi (+1,1%) e Terna (+0,2%). Arretrano invece Stm (-6,3%), Tenaris (-6,1%), Moncler (-5,7%) e Interpump (-5,4%).