Mercati – Si intensificano le vendite, Piazza Affari a -2,9%

Le borse europee peggiorano nettamente rispetto all’apertura, in scia all’andamento dei futures di Wall Street, a causa dei rinnovati timori legati all’inflazione e alle mosse delle banche centrali.

Il Ftse Mib scivola in calo del 2,9% in area 21.820 punti, negativo come il Dax di Francoforte (-2,9%), il Ftse 100 di Londra (-2,3%), il Cac 40 di Parigi (-2,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,6%). Perdite tra l’1,8% e il 2,8% anche per i derivati sugli indici americani Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, con i tecnologici in particolare sotto pressione.

Il tutto all’indomani del meeting della Fed, che ha alzato i tassi di interesse dello 0,75%, il maggior ritocco dal 1994. I commenti del presidente Jerome Powell a margine della riunione hanno ribadito la determinazione a riportare l’inflazione sotto controllo, pur chiarendo che interventi da 75 punti base non rappresenteranno la norma in futuro.

Tuttavia, l’iniziale apprezzamento del mercato per la risoluzione della banca centrale americana ha nuovamente lasciato spazio alle preoccupazioni per l’outlook economico. L’inasprimento della politica monetaria rischia infatti di provocare un brusco rallentamento della crescita e deprimere ulteriormente le valutazioni degli asset.

In Europa, la Bce ha annunciato ieri nuove misure per rispondere all’impennata dei rendimenti obbligazionari e limitare l’allargamento degli spread, in particolare tra Italia e Germania. Gli operatori temono però che l’Eurotower non stia intervenendo in maniera tempestiva per contrastare l’inflazione e la frammentazione.

Il rendimento del Btp decennale risale di circa 14 punti base al 3,94% mentre lo spread con il Bund si mantiene in area 213 punti.

I riflettori si spostano ora sulla Bank of England, che a breve annuncerà le proprie decisioni, dopo che la banca centrale svizzera ha alzato a sorpresa il tasso d’interesse sui depositi per la prima volta dal 2007.

Sul Forex l’euro/dollaro rimane poco mosso a 1,041 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si deprezza a 132,75. In calo la sterlina a 1,213 dollari aspettando la BoE.

Tra le materie prime invertono la rotta le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,6%) a 117,9 dollari e il Wti (-0,6%) a 114,8 dollari, con i trader intenti a valutare la domanda e l’incremento delle scorte americane.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib rimbalza solo Saipem (+2,5%) mentre arretrano soprattutto Mediobanca (-5%), Stm (-4,6%), Tenaris (-4,4%) e Azimut (-4,3%).