Mercati Usa – Previsto avvio in rosso all’indomani della Fed

I futures sull’azionario Usa cedono l’1,5-2%, preannunciando una partenza in rosso a Wall Street dopo che la Federal Reserve ha segnalato di essere disposta ad accettare una recessione e un incremento della disoccupazione nella sua lotta all’inflazione.

Ieri i principali indici americani hanno chiuso in rialzo, in qualche modo rasserenati dall’esito della riunione dell’Istituto di Washington. Il Nasdaq ha guadagnato il 2,5%, lo S&P 500 l’1,5% e il Dow Jones l’1%.

Al termine del meeting di ieri, la Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse dello 0,75%, il maggior rialzo dal 1994, ribadendo la forte determinazione a riportare l’inflazione sotto controllo.

Il chairman Jerome Powell ha poi preannunciato un altro intervento nell’appuntamento di luglio, specificando che la stretta da 75 punti base di ieri è stato una decisione inusuale e di non attendersi che rialzi di tale entità saranno comuni.

Tuttavia, l’iniziale apprezzamento del mercato per la risoluzione della banca centrale americana ha nuovamente lasciato spazio alle preoccupazioni per l’outlook economico. L’inasprimento della politica monetaria rischia infatti di provocare un brusco rallentamento della crescita e deprimere ulteriormente le valutazioni degli asset.

In Europa, la Bce ha annunciato ieri nuove misure per rispondere all’impennata dei rendimenti obbligazionari e limitare l’allargamento degli spread, con gli operatori che però temono che l’Eurotower non stia intervenendo in maniera tempestiva per contrastare l’inflazione e la frammentazione.

Sempre in tema banche centrali, la Bank of England ha aumentato il costo del denaro di 25 punti base, una mossa meno aggressiva rispetto a quella di altri istituti monetari in giro per il mondo a conferma delle preoccupazioni per il rischio di recessione.

Sul fronte macro, infine, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 229 mila unità, rispetto alle 215 mila previste dal consensus e alle 232 mila della rilevazione precedente.