Obbligazioni – Corrono i tassi continentali e americani

Rendimenti europei e americani perlopiù in forte rialzo all’indomani degli annunci di Fed e Bce e con gli investitori preoccupati per l’impatto degli interventi delle banche centrali contro la volata dell’inflazione.

I listini continentali si muovono in rosso con il Ftse Mib a -2,8%.

Ieri la banca centrale americana ha annunciato il maggiore rialzo dei tassi di interesse dal 1994, alzando il costo del denaro dello 0,75% a una forchetta dell’1,5-1,75% e stimando che alla fine dell’anno i tassi saranno intorno al 3,4%. L’istituto, che punta a contenere un’inflazione volata ai massimi da 40 anni riportandola all’obiettivo del 2%, ha avvertito che “saranno appropriati continui aumenti” dei tassi.

Powell ha anticipato che nella riunione di fine luglio “è molto probabile un rialzo di 50 o 75 punti base”, anche se non si attende “che rialzi di 75 punti base diventino comuni”.

La Fed ha anche ribadito che ridurrà il suo bilancio di 47,5 miliardi di dollari al mese e diffuso le nuove stime che indicano un rallentamento del pil, atteso crescere dell’1,7% nel 2022 rispetto al 2,8% precedente stimato mentre l’inflazione è attesa quest’anno al 5,2%.

Annunci che seguono il meeting straordinario della Bce di ieri, per rispondere all’impennata dei rendimenti obbligazionari che nei giorni scorsi ha portato i titoli di Stato italiani sui livelli della crisi del debito sovrano. Il Consiglio Direttivo ha incaricato i comitati di creare un nuovo strumento ad hoc e ha aperto al reinvestimento flessibile dei rimborsi delle obbligazioni acquistate durante la pandemia.

Sul fronte macro, l’Istat stima intanto per maggio un incremento dello 0,8% su base mensile e del 6,8% su base annua (dal +6% del mese precedente) dopo il dato preliminare di +6,9%. “A maggio, dopo il rallentamento di aprile, l’inflazione torna ad accelerare salendo a un livello che non si registrava da novembre 1990”, commenta l’istituto.

Tornando all’obbligazionario, nel giorno del nuovo buy back del Tesoro per ancora 3 miliardi su Btp con scadenza 2025, il rendimento del decennale italiano balza di 21 bp al 4,06% con uno spread a 221 punti (+9 bp).

Oltreoceano il tasso del T-Bond è in deciso rialzo al 3,45% (+16 bp) mentre sul forex il cambio euro/dollaro ridiscende in area 1,041.