Nelle sedute dal 13 al 17 giugno il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso a -7,2% rispetto al -6,4% dell’Euro Stoxx Tecnologia e al -3,2% del Ftse Mib.
In settimana l’attenzione si è focalizzata prevalentemente sulle banche centrali, con l’inasprimento della politica monetaria che ha riacceso i timori di recessione.
La Fed ha alzato i tassi di 75 punti base e ha annunciato un altro intervento deciso a luglio, ribadendo la volontà di contrastare l’inflazione. La BoE ha incrementato il costo del denaro dello 0,25% aprendo a interventi superiori mentre la banca centrale svizzera ha aumentato a sorpresa il tasso sui depositi.
La Bce, invece, ha varato misure volte a contenere l’impennata dei rendimenti obbligazionari, consentendo di allentare le tensioni sullo spread Btp-Bund.
Tornando a Piazza Affari e al comparto tech, Stm termina i cinque giorni a -8,0%, in un settore, quello dei microchip, particolarmente colpito dalle vendite. Pesa anche un rapporto Nikkei secondo cui Samsung starebbe chiedendo ad alcuni fornitori di posticipare o ridurre le spedizioni di componenti fino alla fine di luglio, a causa dei problemi legati all’inflazione e all’aumento delle scorte di magazzino.
Limita la perdita la tlc Telecom Italia (-2,3%), anche grazie alle dichiarazioni del Ceo Labriola: “presenteremo il 3 agosto i risultati del primo semestre, speriamo di sorprendere con risultati positivi”.
Fra le mid cap, Sesa (-5,4%) ha diffuso i risultati preliminari dell’esercizio al 30 aprile 2022, chiuso con ricavi ed altri proventi consolidati per 2,39 miliardi. I dati segnano una forte crescita (+17,3% Y/Y) rispetto a 2,037 miliardi al 30 aprile 2021, superando il consensus degli analisti (2,3 miliardi, +13% Y/Y) ed il trend del mercato italiano Information Technology (+7% nel biennio 2021-2022, fonte Sirmi, maggio 2022).
Per quanto riguarda le aziende a minor capitalizzazione, ottava in controtendenza per Piteco (+21,4%), che si avvicina al prezzo dell’opa (11,25 euro) lanciata dall’azionista di maggioranza Lillo SpA e finalizzata al delisting, e Itway (+10,9%), uscita anticipatamente dal piano di risanamento.
L’Assemblea degli Obbligazionisti del prestito obbligazionario “GPI S.P.A. – 3% 2017-2022” ha approvato all’unanimità il rimborso anticipato al 30 giugno 2022 del prestito, del valore nominale complessivo residuo pari a 10 milioni.