Mercati – Apertura positiva per l’Europa, a Milano scatta Leonardo

Partenza positiva per le borse europee, in linea all’andamento in rialzo dei futures americani dopo la chiusura di Wall Street ieri per festività, in un clima che vede stabilizzarsi il sentiment degli investitori dopo il nervosismo della scorsa settimana.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,5% in area 22.110 punti base. In rialzo anche il Cac 40 di Parigi (+0,6%), il Dax di Francoforte (+0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).

Gli operatori si trovano ancora alle prese con un outlook di lungo periodo caratterizzato da incertezza, con gli interventi delle banche centrali per contrastare le pressioni sui prezzi che potrebbero provocare ulteriori scossoni sui mercati.

Ieri, la numero uno della Bce, Christine Lagarde, ha ribadito l’intenzione di alzare i tassi di interesse a luglio e a settembre, segnalando come le preoccupazioni per le tensioni sui mercati finanziari non stanno facendo deragliare la lotta contro l’inflazione.

Lagarde ha poi rassicurato in merito allo scudo anti-spread, dichiarando che lo strumento anti-frammentazione ‘sarà efficace, proporzionato e coerente con il mandato dell’Eurotower’.

Negli Stati Uniti, invece, l’attenzione è rivolta sull’audizione semestrale al Congresso in programma tra domani e giovedì del chairman della Federal Reserve Jerome Powell, che potrebbe fornire nuove indicazioni sul ritmo delle strette sul costo del denaro.

Sul Forex il cambio euro/dollaro risale a 1,053 e il dollaro/yen a 135,2. Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio, con l Brent (+0,6%) a 114,8 dollari e il Wti (+1,5%) a 109,7 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 192 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,66%.

Tornando a Piazza Affari, in luce Leonardo (+5%), dopo l’accordo per la fusione di Rada nella controllata statunitense DRS, con l’automatica quotazione di quest’ultima. In rialzo anche Moncler (+1,7%), Banco BPM (+1,4%), Eni (+1,1%) e Unicredit (+1,1%), mentre arretrano Terna (-2,1%), A2A (-1,4%) e Italgas (-1,3%).