Mercati – Modesti rialzi per gli eurolistini, finale Ftse Mib +0,4%

Chiusura perlopiù positiva per le borse europee mentre Wall Street prosegue la rimonta dopo il sell-off dell’ultima ottava e la chiusura per festività di ieri.

Il Ftse Mib di Milano termina in rialzo dello 0,4% a 22.089 punti. Ben intonati anche il Dax di Francoforte (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%) e il Cac 40 di Parigi (+0,8%), mentre termina sotto la parità l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%). Oltreoceano recuperano terreno il Dow Jones (+1,8%), lo S&P 500 (+2,4%) e il Nasdaq (+2,9%).

Il sentiment beneficia in parte dei commenti del presidente Joe Biden secondo cui una recessione negli Stati Uniti non è “inevitabile”. Tuttavia, sullo sfondo permangono i timori legati all’inflazione e all’impatto delle politiche monetarie restrittive per contrastare la crescita dei prezzi.

Gli operatori si domandano se le quotazioni attuali riflettano a pieno il rischio di una recessione economica o se nelle prossime settimane possano esserci nuove correzioni, come suggerito dagli analisti di Morgan Stanley e Goldman Sachs.

Intanto Christine Lagarde, presidente della Bce, ha aperto a nuovi rialzi dei tassi dopo settembre, precisando che il ritmo di adeguamento della politica monetaria dipenderà dai dati in arrivo. Lagarde ha poi garantito che lo strumento anti-spread ‘sarà efficace, proporzionato e coerente con il mandato dell’Eurotower’.

Nei prossimi giorni l’attenzione si sposterà sulla testimonianza di Jerome Powell al Congresso statunitense, sul bollettino economico della Bce e sui dati macro, tra cui gli indici PMI dell’eurozona e le richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa.

Sul Forex il cambio euro/dollaro risale a 1,056 e il dollaro/yen a 136,1. Tra le materie prime si mantengono in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,4%) a 114,6 dollari e il Wti (+1,1%) a 109,2 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 190 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,66%.

Tornando a Piazza Affari, si mette in luce Leonardo (+3,5%), dopo l’accordo per la fusione di Rada nella controllata statunitense DRS, con l’automatica quotazione di quest’ultima. In rialzo anche Stm (+2,6%), Stellantis (+2,5%) e Banco BPM (+2,1%), mentre arretrano Recordati (-3,4%), Italgas (-3%) e Terna (-2,6%).