Mercati asiatici – Deboli in un clima di forte cautela per i rischi di recessione

Andamento debole per le principali piazze finanziarie asiatiche mentre si intensificano gli  avvertimenti sul rischio di recessione economica in scia alla stretta monetaria della Federal Reserve per contrastare l’inflazione.

Il presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin, ha affermato che la banca centrale dovrebbe aumentare i tassi il più velocemente possibile senza causare danni ai mercati finanziari o all’economia.

Nel pomeriggio l’attenzione si sposta sulla testimonianza di Jerome Powell al Congresso statunitense durante la quale il presidente della banca centrale americana dovrebbe ribadire l’impegno nel combattere le pressioni sui prezzi.

Il presidente Joe Biden prevede intanto di chiedere l’emanazione di un’esenzione dalle tasse sulla benzina per raffreddare l’impennata dei prezzi alla pompa e allentare le pressioni sui consumatori.

In Cina, mentre si intensificano le richieste di sostegno economico, il ministro delle finanze della nazione ha affermato che sono allo studio più politiche a favore della crescita mentre si esortano le banche ad aumentare i prestiti per infrastrutture.

Sul forex, il cambio euro/dollaro scende in area 1,049 mentre il dollaro/yen cala a quota 136,3. Tra le materie prime, petrolio in ribasso con il Brent (-3,6%) a 110,5 dollari e il Wti (-4%) a 105,2 dollari al barile. Oro a 1.826 dollari l’oncia (-0,7%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina, Shanghai e Shenzen cedono lo 0,2%. Hong Kong in calo dell’1,3%.

Giappone flat con Nikkei -0,1% e Topix +0,1%.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Nasdaq ha guadagnato il 2,5%, lo S&P500 il 2,4% e il Dow Jones il 2,1%.