Mercati – Finale negativo per l’Europa e Milano (-1,4%), Wall Street poco mossa dopo Powell

Chiusura in calo per le borse europee mentre Wall Street prosegue poco sopra la parità. Il Ftse Mib termina in coda ai listini europei, in calo dell’1,4% a 21.788 punti. Negativi anche il Dax di Francoforte (-1,1%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,9%), il Ftse 100 di Londra (-0,9%) e il Cac 40 di Parigi (-0,8%). Oltreoceano hanno invertito la rotta Dow Jones (+0,1%), S&P 500 (+0,2%) e Nasdaq (+0,5%) dopo una partenza sottotono.

Gli operatori restano intenti a valutare la possibilità di una recessione economica, a causa delle politiche monetarie restrittive adottate dalle banche centrali per contrastare l’inflazione.

Focus odierno sull’intervento di Jerome Powell davanti alla commissione Bancaria del Senato Usa, in cui il numero uno della Fed ha ribadito l’impegno nel riportare l’inflazione verso il target del 2%.

Secondo il chairman, il ritmo attuale dei rialzi dei tassi è “appropriato” e per alterarlo serve che l’inflazione cali rispetto a quanto evidenziato dagli ultimi dati. L’economia a stelle e strisce resta comunque “molto forte” e pronta a sopportare un costo del denaro più elevato.

Diversi analisti, però, ritengono che le mosse della Fed per contrastare l’ascesa dei prezzi possano provocare un rallentamento dell’economia e che questo rischio non sia ancora pienamente riflesso nelle valutazioni dell’azionario.

Sul Forex, l’euro/dollaro risale a 1,059 e il cambio tra il biglietto verde e yen ritraccia a 135,9.

Tra le materie prime restano in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-3%) a 111,2 dollari e il Wti (-3,4%) a 105,8 dollari, seppur al di sopra dei minimi intraday. Pesano le prospettive di una domanda più debole, mentre l’amministrazione Biden valuta la sospensione di una tassa sulla benzina per raffreddare i costi energetici.

Acquisti sull’obbligazionario, con lo spread Btp-Bund in area 190 punti base e il rendimento del decennale italiano in calo al 3,51%.

Nei primi due giorni dell’offerta il BTp Italia ha raccolto ordini per 5,85 miliardi, dato comunque inferiore agli oltre 8,7 miliardi dell’ultima emissione del maggio 2020. Domani inizierà la seconda fase, quella riservata agli investitori istituzionali.

Tornando a Piazza Affari, Finecobank (+2,6%), Nexi (+2,3%) e Amplifon (+1,4%) si distinguono in positivo mentre Saipem chiude in ribasso del 21,6% dopo aver reso noti i termini dell’aumento di capitale da 2 miliardi. In calo anche Tenaris (-5,2%), Leonardo (-4%) e Italgas (-3,7%).