Mercati – Vendite a Piazza Affari (-2,4%) e in Europa aspettando Powell

Mattinata in rosso per le borse europee, in linea con l’andamento dei futures sugli indici americani, in scia ai crescenti timori di recessione.

Il Ftse Mib viaggia in coda ai listini europei, in calo del 2,4% a circa 21.550 punti. Negativi anche il Dax di Francoforte (-2,2%), il Cac 40 di Parigi (-1,9%), il Ftse 100 di Londra (-1,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,4%). I derivati su Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq cedono tra l’1,3% e l’1,8%, dopo il rimbalzo della seduta precedente.

Il rischio che una stretta monetaria troppo aggressiva della Fed per contrastare l’inflazione provochi un rallentamento dell’economia continua ad appesantire il sentiment, penalizzando l’azionario e spostando gli acquisti verso asset più sicuri.

Gli avvertimenti di diversi analisti, tra cui Morgan Stanley a Goldman Sachs, hanno rafforzato la convinzione che i prezzi attuali non scontino a pieno la possibile recessione, alimentando ulteriormente la volatilità.

Oggi i riflettori saranno puntati sull’intervento al Congresso di Jerome Powell, presidente della banca centrale americana, che dovrebbe ribadire l’impegno a combattere le pressioni sui prezzi.

Sul Forex, l’euro/dollaro arretra a 1,051 e il cambio tra il biglietto verde e yen si ritraccia a 135,9.

Tra le materie prime crollano le quotazioni del greggio con il Brent (-4,2%) a 109,9 dollari e il Wti (-4,7%) a 104,4 dollari, in scia alle prospettive di una domanda più debole, mentre l’amministrazione Biden valuta la sospensione di una tassa sulla benzina per raffreddare i costi energetici.

Acquisti sull’obbligazionario, con lo spread Btp-Bund in area 193 punti base e il rendimento del decennale italiano in calo al 3,59%.

Prosegue l’offerta del BTp Italia, che nei primi due giorni ha raccolto ordini per 5,85 miliardi, un dato comunque inferiore agli oltre 8,7 miliardi dell’ultima emissione del maggio 2020. Domani inizierà la seconda fase, quella riservata agli investitori istituzionali.

Tornando a Piazza Affari, Finecobank (+0,1%) è l’unico titolo del Ftse Mib che resiste alle vendite. In calo del 15,6% Saipem, dopo che sono stati resi noti i termini dell’aumento di capitale da 2 miliardi che partirà il 27 giugno. In ribasso anche Tenaris (-5,5%), Italgas (-4,3%) e Leonardo (-4,3%).