MPS – I pillars del Piano Industriale 2022-2026

Il Piano Industriale 2022-2026 presentato oggi da MPS fa leva sulle caratteristiche distintive della Banca, quali:

  • ampio network distributivo con forte radicamento territoriale
  • piattaforma digitale best-in-class Widiba, con ampie potenzialità di crescita
  • capitale umano di talento
  • forte impegno ESG

Leve che sosterranno la nuova strategia del Gruppo, che si sviluppa sui seguenti pilastri:
1. Modello di business con redditività sostenibile: ottimizzazione della struttura organizzativa al fine di rendere l’operatività della Banca agile ed efficiente, affiancata dal rilancio della piattaforma commerciale. L’obiettivo è rafforzare il ruolo di BMPS quale punto di riferimento nei territori di appartenenza, attraverso un’offerta di prodotto focalizzata sulle famiglie e le Imprese e il supporto di importanti interventi per la digitalizzazione, garantendo così una solida generazione di ricavi.

Ai fini del rilancio della piattaforma commerciale saranno sostenuti investimenti addizionali per circa 500 milioni in arco di Piano, investimenti che saranno finalizzati all’esecuzione delle iniziative di Piano, con particolare riferimento all’offerta digitale multicanale, al piano di sviluppo della clientela attraverso strumenti di CRM e data analytics, all’area del wealth management e del consumer finance, all’industrializzazione della piattaforma creditizia performing e non performing.

Widiba avrà un suo percorso dedicato di crescita facendo leva sulle sue specificità e sull’eccellenza tecnologica.

Il Piano definisce anche l’indirizzo strategico del Gruppo in ambito ESG con l’obiettivo di contribuire positivamente allo sviluppo attraverso l’integrazione dei principi di sostenibilità all’interno della strategia aziendale.

Il Piano consentirà al Gruppo di rafforzare il suo percorso verso un modello di sviluppo sostenibile, iniziato già da alcuni anni anche con l’adesione alle iniziative internazionali della Net Zero Banking Alliance e dei Principles for Responsible Banking, e raggiungere un posizionamento distintivo sul mercato nella gestione delle tematiche ESG supportando i propri clienti nel percorso di transizione green e contribuendo alla creazione di una società più sostenibile, equa ed inclusiva.

2. Bilancio solido e resiliente: rafforzamento significativo della posizione di capitale della
Banca a seguito del completamento dell’aumento di capitale di 2,5 miliardi atteso entro
fine 2022, accompagnato dall’implementazione di una strategia di funding sostenibile e dal
miglioramento del profilo di rischio in virtù delle politiche adottate in materia di credito.

Il rafforzamento significativo della posizione di capitale della Banca porterà il CET1 Fully
loaded del 14,2% al 2024 e del 15,4% al 2026, con significativi buffer rispetto ai requisiti
regolamentari, nonostante i regulatory headwinds attesi e in ipotesi di distribuzione di dividendi dal 2025 (pay-out ratio del 30% sui risultati 2025-2026).

Le iniziative sul capitale sono accompagnate dall’implementazione di una strategia di funding sostenibile e dal miglioramento del profilo di rischio della Banca in virtù delle politiche adottate in materia di credito.

Per quanto concerne il funding, è previsto il raggiungimento di una più stabile struttura, con rifocalizzazione verso depositi da clientela e raccolta istituzionale (previsti 12 miliardi di nuove emissioni in arco di Piano, anche a fronte delle scadenze delle emissioni in essere) e riduzione del ricorso a funding da banche centrali (funding BCE su totale passività atteso a ~13% entro il 2024, rispetto all’attuale ~22%).

Gli indicatori di liquidità si mantengono ampiamente superiori ai requisiti regolamentari (NSFR ~130%, LCR ~160%). Solida posizione MREL in arco di Piano, con buffer rispetto ai target anche inclusivi del CBR.

Attesa inoltre una riduzione dello stock di crediti deteriorati di 1,3 miliardi (dagli attuali
4,1 miliardi a 2,8 miliardi nel 2026), di cui 0,8 miliardi di cessioni attualmente in
corso e il cui completamento è previsto nel secondo semestre 2022.

Di conseguenza il Net NPE ratio è atteso ridursi dal 2,6% del 2021 all’1,9% nel 2024 all’1,4% nel 2026, con un livello di coverage rafforzato (53% nel 2024 e 59% nel 2026).

3. Gestione delle legacy della Banca: approccio basato su elementi fattuali e l’esperienza maturata nella gestione dei rischi legali straordinari.

A supportare l’implementazione del Piano saranno tre nuove Direzioni Commerciali: Retail, Imprese e Private, Large Corporate & Investment Banking.