L’attuazione del Piano Industriale 2022-2026 porterà un contributo incrementale al Risultato Operativo Lordo di 370 milioni al 2024 (Cagr 21A-24E 12,5%) e di 527 milioni al 2026 (Cagr 21A-26E 9,9%).
Un risultato che si articola in tre componenti:
• aumento dei ricavi commerciali (margine di interesse al netto del contributo TLTRO e
commissioni) pari a circa 424 milioni al 2024 e circa 612 milioni al 2026;
• riduzione del contributo del TLTRO, dei ricavi da trading e di altri ricavi della gestione
finanziaria pari a 303 milioni al 2024 e 306 milioni al 2026;
• riduzione dei costi operativi attraverso l’implementazione delle iniziative previste nel Piano pari a 248 milioni al 2024 e 221 milioni al 2026.
Il cost/income ratio è atteso passare dal 71% del 2021 al 60% nel 2024 e al 57% nel 2026.
Il Piano prevede inoltre un costo del rischio inferiore a 50pb al 2024 e al 2026, grazie alla riduzione del default rate, al rafforzamento dei sistemi early warning e monitoraggio del credito e alla gestione proattiva del portafoglio crediti deteriorati anche attraverso operazioni di cessione.
L’utile ante imposte dovrebbe raggiungere 705 milioni nel 2024 (Cagr 21A-24E 38,8%) e 909 milioni nel 2026 (Cagr 21A-26E 28,1%), mentre l’utile netto fissarsi a 1.003 milioni al 2024, grazie al reassessment di imposte differite attive (Cagr 21A-24E 48%) e a 833 milioni al 2026 (Cagr 21A-26E 21,9%), con ritorno alla distribuzione dei dividendi a partire dal risultato 2025 (pay-out del 30% in 2025-2026).