Oil & Gas (-1,3%) – Altro tonfo di Saipem (-8,1%)

Chiusura ancora negativa per le borse europee, tra i timori di una recessione nei prossimi mesi e l’aggressività con cui le banche centrali promettono di affrontare l’impennata oltre le previsioni dell’inflazione.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -0,8% a 21.615 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -1,3%, rispetto al -2% del corrispondente indice europeo.

Ancora in ribasso le quotazioni del greggio, dopo le perdite di mercoledì in un mercato che continua a valutare l’impatto che l’aumento dei tassi di interesse avrà sulla domanda di carburante.

Nelle ultime due settimane, il petrolio ha rapidamente cancellato parte dei precedenti guadagni in quello che è stato un trimestre volatile, con gli operatori che si interrogano sull’outlook dell’economia globale e il suo impatto sulle materie prime.

Secondo Citigroup e Deutsche Bank c’è una probabilità del 50% che l’economia globale scivoli in recessione, sebbene vi siano pareri contrastanti tra le principali banche in merito all’outlook per il greggio.

Tra le big del comparto ancora in forte calo Saipem (-8,1%), dopo aver perso oltre il 21% nella seduta precedente dopo il lancio dell’aumento di capitale da 2 miliardi. Ancora in rosso anche Tenaris (-3%) ed Eni (-2%).