Mercati – Europa contrastata, debole Milano (-0,3%)

Piazza Affari in coda alle borse europee, con il Ftse Mib lievemente negativo (-0,3%) in area 22.060 punti. Sopra la parità invece il Dax di Francoforte (+0,9%), il Ftse 100 di Londra (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%), così come i derivati su Dow Jones, S&P 500 e il Nasdaq, con progressi tra lo 0,4% e lo 0,7%.

Gli operatori continuano a valutare l’inasprimento della politica monetaria finalizzato a contrastare l’inflazione e l’andamento dei dati macroeconomici, per capire quanto sia concreto il rischio di recessione.

In caso di allentamento delle pressioni sui prezzi, le banche centrali potrebbero ridurre il ritmo di rialzi dei tassi, ma in caso contrario ci si troverebbe di fronte ad uno scenario preoccupante di stagflazione.

A sostenere momentaneamente l’azionario potrebbe contribuire il ribilanciamento trimestrale del portafoglio da parte dei maggiori investitori istituzionali.

Venerdì, il presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, ha dichiarato di essere favorevole ad un’altra stretta da 75 punti base nella riunione di luglio, mentre James Bullard (Fed di St. Louis) ritiene eccessivi i timori di una recessione negli Usa.

Tra gli appuntamenti chiave della settimana spicca il forum di Sintra, nel quale interverranno mercoledì il presidente della Bce, Christine Lagarde, il governatore della Bank of England, Andrew Bailey, e il numero uno della Fed, Jerome Powell.

Focus anche sul summit del G7, durante il quale Stati Uniti, Regno Unito, Giappone e Canada dovrebbero annunciare un divieto alle nuove importazioni di oro dalla Russia, con il metallo prezioso in rialzo a 1.838 dollari l’oncia.

Nel frattempo, Mosca si prepara al default tecnico, dopo la scadenza della proroga di trenta giorni sul mancato pagamento degli interessi su obbligazioni per 71,25 milioni di dollari e per 26,5 milioni di euro non onorati il 27 maggio.

Per quanto riguarda i dati macro, in settimana riflettori puntati sul Pil e il cosiddetto deflatore PCE negli Usa, oltre all’inflazione dell’eurozona.

Sul forex l’euro/dollaro risale a 1,059 e il cambio tra biglietto verde e yen resta in area 135. Tra le materie prime rimangono poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,05%) a 109,16 dollari e il Wti (-0,1%) a 107,56 dollari, tra le ipotesi di un possibile tetto ai prezzi del petrolio russo.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riporta a ridosso dei 200 punti base, con il rendimento del decennale italiano in aumento al 3,52%.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib gli acquisti premiano Intesa Sanpaolo (+2,4%), Moncler (+1,9%) e Prysmian (+1,6%), mentre arretrano soprattutto Generali (-2,6%) e Mediobanca (-2,6%) dopo la morte di Leonardo Del Vecchio. In calo anche A2A (-2,4%) e Unipol (-2,4%).