Mercati – Finale contrastato per il Vecchio Continente, Milano in coda (-0,7%)

Seduta incerta per i listini europei, con il Ftse Mib che termina in calo dello 0,7% a 21.966 punti. Debole anche il Cac 40 di Parigi (-0,4%), mentre chiudono sopra la parità l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%), il Dax di Francoforte (+0,5%) e il Ftse 100 di Londra (+0,7%). A Wall Street, variazioni contenute per Dow Jones (+0,15%), S&P 500 (+0,2%) e Nasdaq (-0,1%).

Gli operatori restano intenti a valutare le prossime mosse di politica monetaria per contrastare l’inflazione e il loro impatto sull’economia, in un contesto che rimane fortemente volatile. Se i prossimi dati macro dovessero evidenziare un allentamento delle pressioni sui prezzi, le banche centrali potrebbero ridurre il ritmo di rialzi dei tassi. In caso contrario, il rischio è quello di uno scenario caratterizzato da persistente inflazione, bassa crescita e politiche monetarie restrittive.

A sostenere momentaneamente l’azionario potrebbe contribuire il ribilanciamento trimestrale del portafoglio da parte dei maggiori investitori istituzionali.

Nei prossimi giorni verranno attentamente monitorate le parole dei principali banchieri centrali, tra cui Lagarde della Bce e Powell della Fed, dal forum di Sintra, oltre ad alcuni dati macro come il Pil e il deflatore Pce negli Usa e i prezzi al consumo dell’eurozona.

Focus anche sul summit del G7, durante il quale Usa, Regno Unito, Giappone e Canada discutono un divieto alle nuove importazioni di oro dalla Russia. I leader del Gruppo dei Sette valutano anche un possibile tetto ai prezzi del petrolio russo e si sono impegnati a sostenere l’Ucraina “per tutto il tempo necessario”. Nel frattempo, Mosca ha registrato il primo default sul debito sovrano in valuta estera in un secolo, in scia alle sanzioni occidentali.

Sul forex l’euro/dollaro risale a 1,06 e il cambio tra biglietto verde e yen si attesta a 135,2. Tra le materie prime invertono la rotta le quotazioni del greggio con il Brent (+1,6%) a 110,8 dollari e il Wti (+1,7%) a 109,5 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene in area 196 punti base, con il rendimento del decennale italiano in aumento al 3,51%.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib svetta Saipem (+43,9%) nel giorno dell’avvio dell’aumento di capitale da 2 miliardi. Acquisti su Prysmian (+1%) e Campari (+0,7%), mentre arretrano soprattutto Banco Bpm (-2,6%) e Nexi (-2,7%). In coda al FtseMib Generali (-3%) su cui pesa l’incertezza dopo la dipartita di Leonardo Del Vecchio questa mattina (incertezza che impatta anche su Mediobanca che ha chiuso a -2,1%).