Leonardo Del Vecchio è stato uno dei protagonisti indiscussi del mondo industriale e finanziario italiano e internazionale.
Mancato ieri all’età di 87 anni, è stato il fondatore di Luxottica e fino a ieri presidente di EssilorLuxottica, oggi il maggior sistema distributivo dell’ottica a livello mondiale, nonché attraverso la finanziaria Delfin azionista di Mediobanca (19,4%), Generali Assicurazioni (9,82%), Unicredit (1,9%) e Covivio (27,2%).
Una ricchezza, attraverso la holding di famiglia Delfin, valutata quest’anno circa 25 miliardi dalla rivista Forbes che ha confermato Del Vecchio uno degli uomini più ricchi d’Italia.
Nato a Milano da genitori pugliesi e vissuto da bambino all’orfanotrofio dei Martinitt, all’età di 15 anni va a lavorare come garzone alla Johnson, una fabbrica produttrice di medaglie e coppe, frequentando parallelamente i corsi serali all’Accademia di Brera per studiare design e incisione.
A 26 anni decide di percorrere da solo la propria strada, aprendo una piccola bottega ad Agordo, in provincia di Belluno, dando così inizio alla storia di Luxottica, prima come terzista e poi come produttore di occhiali finiti.
Un percorso in continua crescita proseguito con successo negli anni, che avuto un’ulteriore spinta nel gennaio 2017 con l’annuncio delle nozze tra Luxottica e il gruppo francese Essilor in una fusione da 50 miliardi e nel luglio 2021 con il completamento dell’acquisizione del 76,72% di GrandVision e il successivo lancio di un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria sulle restanti azioni della multinazionale olandese.
Operazioni che hanno portato il gruppo Essilorluxottica a essere oggi un colosso da oltre 21 miliardi di fatturato con oltre 180 mila dipendenti nel mondo, 18 mila negozi e circa 500.000 punti vendita serviti.