Mercati – Europa positiva nonostante dietrofront Wall Street, Milano a +0,8%

Chiusura in rialzo per le borse europee, malgrado un rallentamento nel finale in scia all’inversione di rotta di Wall Street. Il Ftse Mib archivia le contrattazioni con un progresso dello 0,8% a 22.101 punti, sopra la parità come il Dax di Francoforte (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%) e il Ftse 100 di Londra (+0,9%). Oltreoceano, arretrano Dow Jones (-0,3%), S&P 500 (-0,8%) e Nasdaq (-1,5%) dopo l’apertura sopra la parità.

La volatilità resta elevata, a causa dei timori relativi all’elevata inflazione e al rallentamento della crescita economica. La prossima stagione di trimestrali potrebbe fornire indicazioni più chiare, con alcuni analisti convinti che le attuali stime sugli utili siano troppo ottimistiche.

In giornata il sentiment ha parzialmente beneficiato dell’allentamento delle restrizioni anti-Covid in Cina. Inoltre, la People’s Bank of China si è impegnata a sostenere l’economia, soprattutto attraverso stimoli al credito piuttosto che tagli ai tassi di interesse.

Gli ultimi dati macro provenienti dagli Usa, invece, hanno evidenziato un deterioramento della fiducia dei produttori manifatturieri e dei consumatori. Il presidente della Fed di New York, John Williams, ha affermato che i funzionari discuteranno se aumentare il costo del denaro di 50 o 75 punti base nel prossimo meeting sulla base dei dati economici.

Christine Lagarde, intervenuta al Forum di Sintra, ha confermato il rialzo dei tassi di 25 punti base a luglio e un altro ritocco a settembre, la cui entità dipenderà dal’outlook sull’inflazione di medio-termine. Malgrado i molti shock che hanno indebolito l’economia, l’Eurotower prevede ancora tassi di crescita positivi.

S&P ha tagliato le previsioni sull’Eurozona portandole al 2,6% quest’anno e all’1,9% per il 2023 (rispetto al 2,7% e 2,2% delle stime provvisorie di maggio), mentre l’inflazione è attesa al 7% nel 2022 e al 3,4% l’anno prossimo (da 6,4% e 3%).

Per quanto riguarda il G7, i leader hanno riaffermato l’impegno ad eliminare gradualmente la dipendenza dall’energia russa e hanno dato il via libera all’esplorazione di ulteriori misure per impedire a Mosca di trarre profitto dalla guerra.

Sul Forex l’euro/dollaro si deprezza a 1,053 e il cambio tra biglietto verde e yen risale a 136,3. Tra le materie prime, guadagnano terreno le quotazioni del greggio con il Brent (+1,9%) a 113,1 dollari e il Wti (+1,1%) a 110,8 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 190 punti base, con il rendimento del decennale italiano in aumento al 3,55%.

Tornando a Piazza Affari, si mette ancora in luce Saipem (+69,6%) nel secondo giorno dell’aumento di capitale, seguita da Leonardo (+3,7%) e Tenaris (+3,5%). Arretrano invece Stm (-1,3%), Inwit (-1,6%) e Amplifon (-2%).