ePrice comunica che ieri, 28 giugno, ePrice Operations ha depositato istanza di fallimento in proprio in quanto ha preso atto della insussistenza delle condizioni giuridiche e materiali per la prosecuzione del concordato preventivo e ha chiesto nel contempo di dare esecuzione al trasferimento del ramo d’azienda c.d. “marketplace” a Portobello, risultata aggiudicataria, nell’ambito della procedura di preconcordato preventivo pendente dinanzi al Tribunale di Milano lo scorso 22 giugno.
Gli amministratori hanno proceduto a svalutare interamente la partecipazione detenuta in ePrice Operations e i relativi crediti vantati dalla società.
Inoltre, nel bilancio 2020, hanno appostato un fondo rischi relativo alle fideiussioni concesse dalla società in favore di ePrice Operations per 4,1 milioni a fronte di debiti al 31 dicembre 2020 della controllata ePrice Operations assistiti da garanzia per cui è divenuta probabile l’escussione, non ancora avvenuta, in conseguenza della procedura di concordato preventivo avviata da ePrice Operations stessa.
Ad oggi il debito relativo alle fidejussioni ammonta a 5,2 milioni.
In tale contesto non viene meno il progetto relativo alla proposta vincolante ricevuta da parte di Negma Group finalizzata a ripatrimonializzare e finanziare la società, così come
confermata da ultimo lo scorso 23 giugno.
L’intervento di Negma è finalizzato a sanare la fattispecie di cui all’art. 2447 c.c. in cui versa la società, obiettivo che Negma prevede di raggiungere entro la fine del corrente anno 2022, mediante la conversione delle obbligazioni entro il medesimo periodo, e a consentire il soddisfacimento delle obbligazioni correnti e scadute, nonché a fornire alla società risorse per sostenere la propria attività ed implementare un progetto di sviluppo volto all’investimento in realtà italiane ed europee attive nel settore tech.
Nello specifico, tale proposta prevede che le risorse finanziarie necessarie che consentiranno di implementare quanto sopra descritto, verrebbero erogate in favore della società mediante l’emissione di un prestito obbligazionario cum warrant convertibile in azioni ordinarie ePrice.
Al fine di poter dare seguito al progetto di cui alla proposta, l’assemblea del 28 aprile 2022 ha deliberato l’incremento del prestito obbligazionario convertibile, e del connesso aumento di capitale a servizio della conversione delle obbligazioni, già deliberato per 10 milioni in data 27 aprile 2021, fino ad un importo massimo complessivo di 22 milioni, da emettere in più tranche, con esclusione del diritto di opzione, in favore di Negma, oltre alla contestuale emissione del piano di warrant.
Rispetto a tale prestito obbligazionario Negma, su richiesta della società, nei mesi di luglio e settembre 2021 ha sottoscritto due tranche per un importo complessivo pari a 2,4 milioni.
La proposta prevede, tra l’altro, come condizione che la società mantenga lo status di quotata.
Infine, il CdA si riunirà entro il prossimo 10 luglio 2022 per esaminare il bilancio 2021.