Finanza.tech – Pronta a cogliere le opportunità di un mercato in forte espansione

Dopo aver archiviato l’esercizio 2021 con risultati in netta progressione, Finanza.tech è pronta a cogliere le opportunità offerte dal mercato alla finanza alternativa in ambito “fintech”, comparto in forte sviluppo all’interno del quale la società offre servizi di advisory ad hoc nel campo della mediazione creditizia, della consulenza in materia di operazioni di finanza straordinaria e di supporto alla gestione finanziaria aziendale ordinaria. Il tutto grazie alla piattaforma digitale e alla gestione dei dati evoluta, aree centrali del business costantemente arricchite e supportate da un forte impegno in ambito tecnologico.

Modello di business

Finanza.tech è un financial enabler – ovvero abilitatore tecnologico di nuovi prodotti e processi nel mondo finanziario – che, grazie alla sua piattaforma digitale e alla gestione dei dati evoluta, permette alle aziende di dialogare in ambito finanziario con banche, investitori e altri enti in modo tempestivo, semplice e flessibile.

L’obiettivo è ridurre l’asimmetria informativa tra economia reale e sistema finanziario e,  conseguentemente, il costo sistemico dell’allocazione dei capitali, a vantaggio della competitività del tessuto economico dei paesi in cui opera.

Grazie ad un algoritmo proprietario e al team di analisti finanziari, è in grado di comprendere, interpretare i dati finanziari delle imprese e identificare i loro bisogni latenti, proponendo soluzioni e prodotti focalizzati alle specifiche esigenze emerse durante l’analisi.

L’attività è caratterizzata dal completo presidio della catena del valore e dei relativi processi strategici, che consente di raggiungere standard qualitativi più elevati e di offrire prodotti e servizi tailor made ai propri clienti.

Ultimi avvenimenti

A maggio ha stretto una partnership con Stantup Service, leader nello start-up di nuovi reseller nel settore dell’energia, una collaborazione che mira a mettere i servizi di consulenza finanziaria di Finanza.tech a disposizione degli operatori del mercato libero dell’energia che Stantup Service assiste nelle attività di start-up. Un aiuto concreto a 360 gradi, in un momento in cui le PMI, specialmente nei settori energivori, faticano sempre più a conciliare la sostenibilità della produzione con i costi dell’energia in aumento esponenziale.

Sempre a maggio il Ministero per lo Sviluppo Economico ha riconosciuto il Credito di Imposta IPO per 451.779,50 euro, pari al 50% delle spese di consulenza sostenute.

A marzo, Finanza.tech ha scelto Hill+Knowlton Strategies e GroupM, agenzie del gruppo WPP, per implementare la propria strategia di comunicazione.

A febbraio ha siglato un accordo con Wolters Kluwer Italia, leader nella fornitura di soluzioni di informazione, software e servizi per il mercato legale, fiscale, finanziario ed healthcare, per mettere a disposizione il suo servizio di digital factoring. Questa integrazione è stata implementata su Arca Evolution, il gestionale di punta di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia, e consente agli utenti di sottoporre le richieste di cessione, in tutta sicurezza, a Finanza.tech. Una soluzione – denominata Incassa Smart – Crediti commerciali – attraverso la quale le imprese possono cedere le fatture commerciali a titolo definitivo, in modo da disporre di liquidità immediata senza attendere la scadenza della fattura.

Conto economico

Il gruppo Finanza.tech ha chiuso l’esercizio 2021 con un valore della produzione aumentato, rispetto al 2020, dell’86,4% a 3,72 milioni I Ricavi Core hanno segnato un progresso del 167% a 3,17 milioni.

L’Ebitda si fissa a 1,31 milioni, aumentato di circa 0,8 milioni sull’anno precedente beneficiando, oltre all’aumento dei ricavi, del miglioramento della leva operativa e della diminuzione dei costi di consulenza spesati nell’esercizio, elementi che hanno incrementato l’Ebitda margin al 35,1% (+9,1 pts).

L’Ebit cifra 0,5 milioni con il relativo margine al 13,8%, quest’ultimo mitigato dalla maggiore incidenza degli ammortamenti del periodo in relazione ai maggiori investimenti effettuati per lo sviluppo dei software e della piattaforma e ai costi capitalizzati connessi alla quotazione.

L’utile netto di pertinenza del gruppo è stato pari a 0,49 milioni (vs 0,25 milioni nel 2020).

Breakdown dei ricavi

Nel 2021 i Ricavi core hanno riportato un incremento del 167% a 3,17 milioni, una dinamica guidata principalmente dall’aumento della massa di crediti fiscali derivanti dalle agevolazioni governative con il DL Rilancio 2020 (+1,58 milioni), dai servizi di consulenza finanziaria finalizzati all’identificazione delle fonti di finanziamento ottimali per le aziende clienti (+0,5 milioni) e dal supporto all’ottenimento di risorse finanziarie tramite piattaforme Fintech (+0,25 milioni), solo in parte compensato dalla diminuzione dell’attività di mediazione bancaria dovuta a minori volumi intermediati (-0,35 milioni). I ricavi core si riferiscono per circa il 51% alla liquidazione dei crediti fiscali (1,60 milioni), per il 42% alla service line di Procurement Finanza indiretta (1,33 milioni) e solo per l’8% alle altre service lines (0,24 milioni).

Stato patrimoniale

La posizione finanziaria evidenzia liquidità netta per 3,1 milioni, aumentata di 3,4 milioni rispetto a fine anno 2020 prevalentemente in relazione alle risorse introitate in sede di quotazione (3,1 milioni), a cui si è aggiunto il flusso di cassa positivo generato nell’anno per 0,3 milioni.

Outlook

L’Euronext Growth Advisor Integrae Sim, nell’equity research del 14 aprile 2022 redatta dopo la pubblicazione del bilancio 2021, ha confermato per il 2022 ricavi pari a 4,40 milioni e un Ebitda pari a 2,28 milioni, con il relativo margine al 44,7 per cento.

Per gli anni successivi, gli analisti stimano che i ricavi potranno aumentare fino a 9,70 milioni nel 2024, ad un Cagr 21A-24E del 45,2%, con un Ebitda a 4,53 milioni nel 2024, con il relativo margine al 43,1% dal 35,1% del 2021.

A livello patrimoniale, invece, la liquidità finanziaria netta dovrebbe aumentare progressivamente fino a 8,69 milioni da 3,16 milioni a fine anno 2021.

Borsa

Dall’ingresso in Borsa lo scorso 29 dicembre il titolo ha messo a segno un progresso del 10,8% a 1,33 euro, rispetto al Ftse Italia Growth che, invece, ha lasciato sul terreno il 18,3 per cento.

Performance di tutto rilievo, considerando anche l’estrema volatilità del mercato negli ultimi mesi in scia all’aumento dell’inflazione e alle incertezza che derivano dai timori di un rallentamento dell’economia.

Performance, inoltre, che riflette l’apprezzamento degli investitori nei confronti delle attese di sviluppo della finanza alternativa in ambito “fintech” e della società fortemente impegnata a sfruttarne le potenzialità di crescita.

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