Il Cda di The Lifestyle Group ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, nuova approvazione dopo quella del 15 aprile scorso a cui era seguito il 13 maggio 2022 il ritiro delle situazioni pubblicate dal precedente Cda per porre rimedio ad errori dei documenti finanziari.
Gli errori individuati rispetto al progetto di bilancio 2021 pubblicato in data 15 aprile 2022 ammontano a circa 1 milione.
I dati consolidati, redatti per la prima volta dopo la costituzione della Wealty SA avvenuta nel 2021, risentono essenzialmente della performance della capogruppo, in quanto i risultati della partecipata Wealty non contribuiscono nel 2021 in maniera sostanziale e significativa.
I ricavi consolidati sono stati pari a 518.883 euro (ricavi della capogruppo 557.883 euro rispetto ad 932.295 euro nel 2020).
L’Ebitda, negativo per 1.072 mila euro sconta la riduzione del valore della produzione e il conseguente aumento del ricorso alle attività di barter trading, che non hanno permesso un’adeguata copertura dei costi della produzione.
Il Gruppo ha chiuso il 2021 con una perdita di 2.686.434 (perdita della capogruppo pari a 2.182.292 euro rispetto a un utile di 21.247 euro del 2020).
Sul risultato netto pesano anche oneri di gestione per 821 mila euro nel 2021, riferiti in gran parte alla svalutazione di poste dell’attivo della controllante per circa 529 mila euro.
Il patrimonio netto consolidato è negativo per 994.063 euro, mentre quello di The Lifestyle Group è negativo per 966.519 euro, configurando la fattispecie di cui all’articolo 2447 codice civile).
Ad oggi, il capitale sociale risulta essere pari ad 504.813 euro, avendo Golden Eagle
Capital Advisors (GECA) già parzialmente provveduto a convertire parte della prima tranche del prestito obbligazionario erogato in data 28 aprile 2022. Ad oggi, GECA ha già provveduto a convertire parte del prestito obbligazione per complessivi 350.000 euro e ha confermato che provvederà ad ulteriori conversioni per complessivi 1.650.000 euro, sempre relativi alla prima tranche del prestito obbligazionario sottoscritto.
La situazione verrà così definitivamente sanata non pregiudicando, la continuità aziendale.
Con riguardo a tale prestito obbligazionario convertibile, si ricorda che il Cda il 12 marzo 2022 ha accettato la proposta dell’investitore qualificato GECA che prevede che possa essere attuato un programma di emissione di “Convertible Bonds with Warrants Funding Program”, per un controvalore complessivo massimo 12.000.000 di euro, mediante l’emissione di 1.200 obbligazioni convertibili del valore nominale di 10.000,00 euro ciascuna, con abbinati warrant.
Sulla base della decisione assunta dall’assemblea il 1° aprile 2022 approvando l’operazione di aumento di capitale e valutate le linee guida strategiche contenute nella relazione illustrativa, il management prevede che nel 2022 il Gruppo porti a compimento la generale riorganizzazione delle proprie attività per rafforzare il business, divenendo, a tutti gli effetti, una holding industriale.
La strategia di investimento del Gruppo, ripresa dal nuovo Cda, in carica da circa 2 mesi, prevede la spinta alla realizzazione degli scopi societari nella naturale direzione di “assunzione e gestione di partecipazioni”, con una focalizzazione su operazioni Private Investment in Public Equity.
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