Nell’ultima seduta il FTSE Italia Beni Immobili ha ceduto lo 0,8%, contro il -3,9% del corrispondente indice settoriale europeo e il -1,2% del FTSE MIB.
La volatilità resta elevata, a causa dei timori di recessione legati all’inflazione su livelli record e alla stretta monetaria delle banche centrali per riportare sotto controllo i prezzi. Il tutto in un contesto sempre condizionato dalle conseguenze del conflitto in Ucraina e dalla lotta della Cina contro il Covid, dove è svanito il momentaneo entusiasmo di ieri per il dimezzamento dei tempi di quarantena. In Europa sono giunti dati contrastanti sull’inflazione, con i prezzi al consumo tedeschi in rallentamento al 7,6% annuo e quelli spagnoli inaspettatamente balzati al 10%. Numeri che alimentano le pressioni sulla Bce, con alcuni membri del Consiglio Direttivo favorevoli a valutare mosse più restrittive rispetto a quelle già annunciate (rialzo dei tassi di 25 punti base a luglio e un ulteriore intervento a settembre, di entità da definire).
Forti vendite su Covivio a -7,6%. Tra i titoli del settore, performance positiva per Risanamento a +2,6%.
Il Cda di Next RE (invariata) ha preso atto di non aver realizzato entro le tempistiche preventivate i presupposti per l’esecuzione parziale fino a 1 miliardo dell’aumento di capitale. La società prevede pertanto che il termine del 30 giugno 2022 per il verificarsi delle condizioni sospensive, nonché per l’adempimento degli impegni in relazione all’aumento di capitale tra le parti con il framework agreement (sottoscritto in data 5 agosto e modificato il 23 settembre 2021) potrebbe essere posticipato.