Italia Independent Group annuncia che la controllata Italia Independent ha comunicato alle organizzazioni sindacali competenti l’avvio di una procedura di licenziamento collettivo di 29 dipendenti.
Tale decisione – spiega una nota – “si pone nell’ambito delle attività previste dal piano di risanamento della società il cui avvio è stato annunciato il 15 giugno scorso, che prevede un significativo intervento a supporto da parte dell’azionista di riferimento Lapo Elkann mediante erogazione di finanza propria, con l’obiettivo anche di attenuare, per quanto possibile, gli impatti negativi della procedura di licenziamento sui lavoratori e di consentire il pagamento degli stipendi”.
“L’intervento segue le numerose operazioni di sostegno finanziario, pari a 25 milioni, già compiute dall’azionista di riferimento nell’arco di cinque anni a cui va aggiunto l’apporto di ulteriori risorse da parte del mercato azionario (incluso il socio Creative Ventures)”.
“Malgrado l’impegno profuso dal management e il supporto degli azionisti, Italia Independent non è riuscita a raggiungere i risultati ipotizzati nei business plan anche per via di circostanze esterne che hanno ulteriormente aggravato la situazione: l’emergenza Covid e i conseguenti lockdown in diverse geografie, l’instabilità dei mercati e il contesto macr economico avverso che ha provocato un aumento e una difficoltà di reperimento delle materie prime e la conseguente crescita dell’inflazione”.
“La società ha a lungo ricercato soluzioni che consentissero di mantenere un modello di business indirizzato anche a salvaguardare il proprio personale; tuttavia, nonostante i diversi tentativi, Italia Independent ha dovuto, suo malgrado, prendere atto che non vi sono più soluzioni percorribili e idonee a contemperare le esigenze di ristrutturazione e
risanamento dell’impresa secondo l’attuale modello di business”.
L’attuale situazione di squilibrio economico, finanziario e patrimoniale della società ha reso necessaria l’adesione della società alla procedura – non giudiziale e in continuità aziendale – di composizione negoziata della crisi ai sensi del D.L. 118/2021 e non permette di rinunciare alla dichiarazione di eccedenza del personale, trattandosi di un esubero strutturale e non transitorio dell’organico, che non consente altre soluzioni.
La riduzione dell’organico in funzione delle residuali attività che verranno mantenute e la conseguente riduzione dei costi entro una soglia utile a garantire l’equilibrio economico dell’impresa rientrano tra le condizioni di sostenibilità del Piano di Risanamento.
La cessazione dei contratti di lavoro con tutti i dipendenti in esubero avverrà non appena la procedura di consultazione sarà completata, entro il periodo previsto dalla citata normativa, senza pregiudizio per il periodo di preavviso o per il pagamento dell’indennità sostitutiva spettante a termini del CCNL applicato.
Nel caso di esito positivo della consultazione con i sindacati e nell’ambito di un accordo sulla forza lavoro in esubero, la società è aperta a valutare misure ragionevoli che possano favorire la ricollocazione dei dipendenti eccedentari.
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