Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -2,5%, meglio tuttavia del corrispondente europeo (-2,9%) ma in linea al Ftse Mib (-2,4%).
Borse europee nuovamente in calo, con l’attenzione sempre rivolta prevalentemente all’elevata inflazione e al rallentamento della crescita economica. Gli interventi dei banchieri centrali al forum di Sintra hanno rafforzato l’idea che la stretta monetaria possa provocare una recessione e gli operatori cominciano a prezzare un nuovo taglio dei tassi nel 2023 da parte della Fed.
Intanto, le persistenti pressioni sui prezzi hanno frenato la spesa per i consumi negli Stati Uniti, mentre i Pmi manifatturiero e servizi della Cina hanno evidenziato la prima espansione da febbraio e la disoccupazione è calata in Italia (8,1%) ma è cresciuta in Germania (5,3%).
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 191 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,26%.
Tornando al comparto utility di Piazza Affari, tra le big tiene Terna (-0,5%) che da oggi sarà il primo ‘Transmission System Operator’ (TSO) ad associarsi al MIT Energy Initiative (MITEI) di Boston, il dipartimento per la ricerca, l’istruzione e la divulgazione dei temi dell’energia.
Hera (-1,4%), attraverso la controllata Marche Multiservizi, ha acquisito il 70% di Macero Maceratese, storica azienda del territorio operante dal 1969 nell’ambito della gestione rifiuti.
Tra le mid, debutto amaro per Industrie De Nora (-4,4%), multinazionale italiana specializzata nell’elettrochimica e nella filiera della produzione industriale dell’idrogeno verde.
Tra le small si distingue Edison (+1,6%) che ha firmato una modifica dell’accordo di cessione della partecipazione nella licenza Reggane Nord in Algeria, a seguito dell’esercizio del diritto di prelazione da parte di Repsol, sulla base del relativo Joint Operating Agreement.
Il contratto firmato il 4 maggio scorso è stato modificato per prevedere la cessione della partecipazione di Edison nel campo gas on-shore di Reggane Nord (pari all’11,25%), in parte a Repsol (6,75%) e in parte a Wintershall Dea (4,50%).
Infine, si segnala che il mese di giugno si è concluso con una media dei prezzi elettrici sul mercato all’ingrosso in Italia pari a 271,31 €/MWh, con un incremento del 219,9% rispetto a giugno 2021 e del 17,9% rispetto a maggio 2022.