illimity – Abilio e neprix presentano la prima edizione dell’Osservatorio immobiliare delle vendite giudiziarie

neprix, servicer del gruppo illimity attivo nella gestione di crediti distressed corporate, e Abilio, società del gruppo illimity attiva nella vendita e acquisto di beni immobili e strumentali provenienti da procedure concorsuali ed esecutive, società di leasing e vendite volontarie, presentano la prima edizione dell’Osservatorio Immobiliare delle vendite giudiziarie, uno studio che fotografa l’evoluzione del settore dal 2019.

Abilio opera attraverso un ampio network di portali specializzati tra cui Quimmo, proptech che copre l’intera catena del valore e semplifica il processo di vendita e acquisto sia in ambito giudiziale sia sul mercato libero.

I dati riportati costituiscono una rielaborazione interna attingendo a due fonti, ovvero il Portale delle Vendite Pubbliche (PVP) e i portali di Abilio, tra cui Quimmo, lanciato lo scorso aprile con l’obiettivo di coprire l’intera catena del valore della compravendita di immobili, sia giudiziali sia sul mercato immobiliare libero.

Le vendite giudiziarie nel primo semestre 2022 si sono attestate a 107 mila (per un
volume di base d’asta o “bda” di circa 18 miliardi), tornando in linea con il 
2019 (113 mila per lo stesso volume di bda di circa 18 miliardi) e in crescita rispetto ai circa 64 mila del primo semestre 2020 e ai 94 mila dello stesso periodo del 2021.

Il rallentamento delle vendite nel 2020 e 2021 si è riflesso in un progressivo invecchiamento del “magazzino” immobili sottostante le liquidazioni giudiziarie. In campo concorsuale, nel primo semestre 2022 circa un terzo (34%) delle vendite fa infatti riferimento a Procedure dichiarate prima del 2015, ossia aperte da almeno 7 anni. In ambito esecutivo, invece, la performance è migliore con un quarto delle vendite riferibili a procedure con un’anzianità di almeno 7 anni. Se si considerano le procedure dichiarate da almeno quattro anni, il valore cresce sino al 69%, per le vendite concorsuali e al 65% per quelle esecutive. Solo il 31% delle vendite concorsuali (il 35% di quelle esecutive) si riferiscono, infine, a procedure recenti aperte dal 2019 in avanti.

Sul settore pesano ancora l’incertezza relativa ai tempi di pubblicazione delle aste, le difficoltà di accesso alle informazioni sugli immobili oggetto di vendita e l’assenza di una diffusa industrializzazione dei processi connessi che porterebbe a un’ulteriore crescita del comparto.

Nel contesto attuale, sta crescendo in molti tribunali italiani la consapevolezza dell’importanza di affiancare ad un approccio puramente legale anche un approccio commerciale, con l’obiettivo di pubblicizzare maggiormente le notizie relative a processi di vendita giudiziaria, raggiungendo un target più ampio e aumentando quindi le possibilità di successo dell’operazione a beneficio di tutti gli attori coinvolti.

Partendo da un’analisi dei beni oggetto di liquidazione è possibile industrializzare e velocizzare il processo di vendita, al fine di conseguire risultati più efficienti in termine di gestione. La possibilità di avvalersi di soggetti specializzati terzi in grado di fornire un supporto commerciale, oggi prevista solo in ambito concorsuale.

Ad oggi si riscontra un’accelerazione della digitalizzazione delle vendite, con un picco del 74% a giugno 2022 (dal 33% al 31 marzo 2019).

Cresce, ma in modo disomogeneo, il supporto di soggetti terzi specializzati nella
gestione commerciale delle vendite (27% al 31 dicembre 2019 vs 39% al 30 giugno 22).