Media – Nielsen: Investimenti pubblicitari +0,5% a maggio, +1,9% da inizio anno

Dalla lettura dei dati Nielsen emerge che gli investimenti pubblicitari in Italia a maggio 2022 sono cresciuti dello 0,5%, portando l’incremento della raccolta pubblicitaria del primi 5 mesi del 2022 a +1,9%.

Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), la raccolta del periodo gennaio-maggio 2022 risulta flat (0%).

“Torna in positivo il mercato dopo due mesi di stallo a seguito degli eventi bellici, un segnale incoraggiante anche perchè il confronto con l’ultimo anno di normalità ,2019, torna vicino ai livelli di trend di lungo periodo”, dichiara Alberto Dal Sasso Adintel Mediterranean Cluster Leader di Nielsen.

Relativamente ai singoli mezzi, la TV è in calo del 4,6% a maggio e del 3,7% da inizio anno. I Quotidiani a maggio segnano una crescita del 9,5% (i 5 mesi chiudono a +1,3%), mentre i Periodici calano dell’11,2% (nei 5 mesi -4,3%). In crescita, invece, la Radio a maggio +2% (+3,6% da inizio anno).

Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising nel periodo gennaio-maggio 2022 chiude con un +4,9% (+0,9% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet).

Netta ripresa dell’Out of home (Transit e Outdoor) che conferma l’andamento positivo con un +115,8% nei primi 5 mesi del 2022. In positivo anche la Go TV, che chiude da inizio anno a +68% e il Direct mail a +2,7%. Continua la ripresa degli investimenti pubblicitari sul mezzo Cinema.

Tra i settori merceologici in crescita nel solo mese di maggio si segnala che il contributo maggiore deriva da Industria/Edilizia/attività (+126,4%), Turismo/Viaggi (+108,1%), Bevande/Alcoolici (+17,3%) e Tempo Libero (+33,1%). In calo a maggio gli investimenti di Automobili (-36,9%), Alimentari (-6%) ed Elettrodomestici (-45,9%).

Relativamente ai comparti con una maggiore quota di mercato, si evidenzia, nei primi 5 mesi del 2022, l’andamento positivo di Distribuzione (10,3% del mercato; +2,6%), Bevande e Alcolici (5,4% del marcato; +9%), Media/Editoria (5,1% del mercato; +22,1%) e Abitazione (4,9% del mercato; +3,1%).

“Le previsioni recentemente sono state riviste da più parti verso una seconda parte dell’anno più conservativa, per fare una valutazione più ampia sarà importante valutare la chiusura del primo semestre e valutare le tendenze macroeconomiche che traineranno o freneranno anche il mercato della pubblicità”, ha continuato Dal Sasso.

Ed ha concluso: “Per scendere sotto lo zero il secondo semestre dovrà essere sostanzialmente piatto, vedremo se la chiusura del mese di giugno ci darà segnali in tal senso”.