Mercati Usa – Ritorna il segno rosso

Partenza difficile per i mercati domestici che iniziano già negativi, tentano un recupero a metà giornata, ma chiudono praticamente tutti sui minimi intraday.

Tra le motivazioni del forte ribasso i timori per la nuova campagna di trimestrali che partirà giovedì con le principali banche americane che pubblicheranno i loro risultati e l’uscita del report dell’inflazione nel mese di giugno prevista in ulteriore rialzo rispetto a maggio, nonché la forza del dollaro ormai alla parità contro l’euro.

Il Nasdaq cede il 2,3%, il Russell 2000 il 2,1%, lo S&P500 l’1,2% e il Dow Jones mezzo punto percentuale.

Twitter perde l’11% su timori che il deal con Elon Musk possa saltare e Zoom quasi il 10%. In forte calo anche Tesla (-6,5%), Nvidia e Facebook entrambe del 4,5% ed Amazon (-3,5%).

VIX in rialzo del sei per cento a 26,2 punti.

Sul mercato obbligazionario i rendimenti arretrano di nove punti base sulla scadenza decennale al 2,99%.

Giornata di nuovo calo per i due principali metalli preziosi con l’oro che si deprezza di mezzo punto percentuale e l’argento di uno.

Petrolio anch’esso in lieve discesa (-1%) a 103 dollari al barile. Ancora in difficoltà il rame che scivola di quasi il tre per cento.

Tra le materie prime agricole il frumento annulla un guadagno di quasi quattro punti percentuali e ne cede, inspiegabilmente, altrettanti. Mais invariato e soia in calo (-1%).

Sul mercato valutario il dollaro prosegue la sua marcia verso la parità rispetto alla moneta unica salendo a 1,005. Yen in difficoltà a 137 nei confronti del biglietto verde. Il Rublo russo è l’unica divisa che guadagna rispetto al dollaro salendo a 58,5 (+3%), recuperando parte della caduta della settimana precedente.