Enel – Sviluppa nuovo trasformatore a impronta carbonica ridotta per reti più sostenibili

Dalla sinergia tra Enel Grids e Hitachi Energy è stato sviluppato il primo trasformatore Alta Tensione/Media Tensione (AT/MT) Eco-design a basse perdite, isolato con estere naturale, un olio vegetale totalmente biodegradabile, e con ridotto livello di emissioni di CO2.

Si tratta di un risultato fondamentale sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale che sotto il profilo della sicurezza. Un importante traguardo ingegneristico in linea con la strategia Net Zero di Enel, che vede una significativa evoluzione delle infrastrutture di distribuzione elettrica verso l’obiettivo di reti carbon-free.

Il lavoro congiunto svolto dai team di Enel Grids e Hitachi Energy ha portato all’omologazione di un trasformatore di potenza nominale di 40 MVA, che rappresenta un’innovativa soluzione tecnologica in ottica di graduale azzeramento delle emissioni indirette dell’infrastruttura (Scope 3): l’impiego dell’estere naturale come isolante al posto del tradizionale olio minerale si caratterizza, infatti, per un’impronta carbonica notevolmente ridotta, dalla produzione fino allo smaltimento.

Questo liquido dielettrico naturale ha inoltre caratteristiche di resistenza al fuoco estremamente migliori rispetto all’olio minerale, ed offre pertanto importanti vantaggi anche dal punto di vista della prevenzione degli incendi.

Lo sviluppo e la realizzazione del progetto hanno avuto luogo nello stabilimento di Hitachi Energy a Monselice (Padova), mentre l’effettiva messa in opera del trasformatore avrà luogo nella Cabina Primaria di Caltagirone (Catania): una soluzione all’avanguardia che, tra le altre cose, costituisce un altro primato di innovazione nell’ambito delle reti di distribuzione.

Il trasformatore è stato progettato per essere totalmente intercambiabile con quello tradizionale, e dunque non comporterà alcun intervento di adattamento in loco.

Quella messa a punto nello stabilimento di Monselice è solo la prima di una serie di iniziative analoghe che Enel Grids sta portando avanti: sono infatti già stati commissionati altri 20 trasformatori isolati ad estere naturale, con l’obiettivo di installarli in Europa e Sudamerica.

E se la transizione legata ai grandi trasformatori di potenza richiede tempi più lunghi e si sta dunque svolgendo in maniera più graduale, per quello che riguarda i trasformatori delle reti di distribuzione Enel Grids ha già adottato globalmente la strategia di approvvigionarne il 50% in estere naturale.