Servizi finanziari (-3,6%) – Lettera su tutto il settore

Ieri il Ftse Italia Servizi Finanziari ha riportato un -3,6%, al di sotto dell’analogo indice europeo (-2,5%) e in linea al Ftse Mib (-3,4%), facendo tuttavia meglio del comparto bancario (-5,5%).

Borse europee in rosso, con Piazza Affari fanalino di coda a causa dell’instabilità politica. Il governo ha ottenuto la fiducia in Senato sul decreto aiuti ma senza il voto del M5S, che ha abbandonato l’aula al momento della votazione. Successivamente, il premier Mario Draghi è salito al Quirinale per parlare con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

All’indomani del report sopra le attese sui prezzi al consumo, anche i prezzi alla produzione hanno evidenziato un’accelerazione superiore alle aspettative, mentre le richieste di sussidi di disoccupazione sono cresciute più del consensus. Crescono le probabilità di un rialzo dei tassi da 100 punti base a luglio da parte della Fed, dinamica che alimenta i timori di recessione.

Intanto, sul Forex, l’euro/dollaro scende sotto la parità mentre lo spread Btp-Bund risale in area 210 punti base con il rendimento del Btp in aumento in area 3,3%.

Sul listino principale, le agenzie S&P Global Ratings e Fitch Ratings hanno assegnato il primo rating a Banca Mediolanum (-3,5%). S&P Global Ratings ha attribuito alla Banca il livello “BBB” per il Long‐Term Issuer Credit Rating (“ICR”) con Outlook “Positive”. Fitch Ratings ha attribuito alla Banca il livello “BBB” per il Long‐Term Issuer Default Rating (“IDR”) con Outlook “Stable”.

Tra le mid e small scivolano in coda Anima (-6,1%) e Met.Extra Group (-7,4%).