Mercati – Apertura in lieve ribasso per l’Europa, a Milano Ftse Mib a -0,2%

Partenza sotto la parità per le borse europee, con gli operatori sempre in attesa della riunione della Bce in programma giovedì e tra i timori per la crisi energetica e per il rischio politico in Italia.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,2% in area 21.100 punti. In ribasso anche il Cac 40 di Parigi (-0,5%), il Dax di Francoforte (-0,3%), il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%).

Cresce l’attesa per il meeting della Bce in programma giovedì, in cui è data per scontata la prima stretta sui tassi di interesse da oltre dieci anni con un ritocco di 25 punti base, mentre resta l’incognita su un possibile scudo anti spread.

Riflettori puntati anche sulla crisi energetica in Europa, con Bruxelles che si prepara a chiedere ai membri Ue di tagliare i consumi di gas per preservare le scorte invernali in scia all’intensificarsi dei timori per lo stop delle forniture dalla Russia.

Ad appesantire il sentiment dei mercati contribuisce anche il monito lanciato da Apple, che ha comunicato l’intenzione di rallentare le assunzioni e la spesa il prossimo anno, a testimonianza delle preoccupazioni per la crescita.

Gli aggiornamenti societari come quello di Cupertino stanno aiutando i mercati a calibrare il rischio di recessione. Segnali che l’elevata inflazione e le strette monetarie delle banche centrali stanno penalizzando consumi e occupazione potrebbero alimentare le preoccupazioni sul tentativo di recupero dell’azionario.

Intanto sul Forex prosegue il ritracciamento del biglietto verde nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro risalito a 1,017, in attesa stamane della lettura definitiva dell’inflazione dell’Eurozona a giugno, e il dollaro/yen in discesa a 137,7.

Tra le materie prime poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,1%) a 106,2 dollari e il Wti (+0,1%) a 99,5 dollari,

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 206 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,23%, mentre si attende il passaggio in Parlamento domani del premier Mario Draghi per valutare il supporto delle Camere al governo in carica.

Tornando a Piazza Affari, in ribasso in avvio Stm (-2,4%), Saipem (-1,9%), Amplifon (-1,5%) e Ferrari (-1,3%), mentre avanza Leonardo (+1,4%).