Modesti guadagni per le borse europee, in scia all’avvio positivo di Wall Street. Il Ftse Mib di Milano accelera e si porta in area 21.450 punti (+1,3%), in miglioramento rispetto alla mattinata così come il Cac 40 di Parigi (+0,9%), il Dax di Francoforte (+0,9%) e il Ftse 100 di Londra (+0,6%), mentre l’Ibex 35 di Madrid avanza dell’1,9%.
Partenza sopra la parità per gli indici americani Dow Jones (+0,8%), S&P 500 (+1,1%) e Nasdaq (+1,1%), con focus prevalentemente sulle trimestrali. IBM cede il 6% dopo la revisione al ribasso delle stime sul cash flow mentre stasera pubblicherà i risultati Netflix. Apple ha annunciato invece un rallentamento delle assunzioni e degli investimenti in alcune divisioni.
Gli operatori continuano a monitorare i risultati e le possibilità di una recessione, in un contesto frenato dalle persistenti pressioni sui prezzi e dai possibili effetti sull’economia delle strette monetarie delle banche centrali.
In Europa, si attende la riunione di giovedì della Bce, che effettuerà il primo rialzo dei tassi di interesse dal 2011. Secondo le ultime stime, l’Eurotower potrebbe prendere in considerazione un ritocco da 50 punti base, il doppio rispetto all’aumento dello 0,25% già prezzato dai mercati. Dal meeting potrebbero giungere anche indicazioni sullo strumento anti-spread.
Nel Vecchio Continente tiene banco anche la crisi energetica e Bruxelles si prepara a chiedere ai membri dell’Unione europea di tagliare i consumi di gas al fine di preservare le scorte per l’inverno. Secondo Citigroup, un’interruzione delle forniture dalla Russia potrebbe ridurre il Pil dell’eurozona di circa un punto percentuale e provocare un’ulteriore correzione dell’azionario europeo di circa il 10%.
Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,024, dopo i dati di giugno sull’inflazione dell’eurozona che confermano l’accelerazione all’8,6% annuo dall’8,1% di maggio. In calo a 137,5 il cambio tra biglietto verde e yen.
Tra le materie prime, proseguono in ribasso per le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,9%) a 105,4 dollari e il Wti (-1,2%) a 98,2 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae a 202 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,27%, in attesa dell’intervento di domani alle Camere del premier Mario Draghi.
Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate avanzano soprattutto i bancari Unicredit (+4,9%), Intesa Sanpaolo (+4%) e Bper (+3,9%) oltre a Saipem (3,8%). In calo invece Stm (-1,2%), Tenaris (-0,8%), Diasorin (-0,5%) e Campari (-0,5%).

























