Il primo trimestre dell’anno ha confermato il trend di ripresa evidenziato nel 2021, esercizio chiuso con ricavi che hanno superato i livelli pre-covid, rafforzando la visibilità per la restante parte dell’anno. A guidare lo sviluppo saranno principalmente il comparto Nitinol per applicazione medicale e il business dell’alto vuoto, accompagnati dall’incremento delle vendite nelle divisioni Chemicals e Packaging. L’impatto della crisi Ucraina è previsto essere marginale, data la scarsa rilevanza dei mercati coinvolti nel conflitto, mentre il Gruppo non dovrebbe subire effetti particolarmente significativi dalle tensioni a livello di supply chain, con un Ebitda margin 2022 atteso tornare oltre il 20%. Il tutto mantenendo una solidità patrimoniale, con una posizione finanziaria netta saldamente positiva in grado di garantire le risorse a supporto di eventuali ulteriori opportunità di M&A.
Modello di business
SAES Getters, nata nel 1940, è una società pioniera nello sviluppo della tecnologia getter cui fanno capo molteplici applicazioni scientifiche e industriali che richiedono condizioni di alto vuoto. In 80 anni di attività, le soluzioni getter del Gruppo hanno sostenuto l’innovazione tecnologica nelle industrie dell’information display e dell’illuminazione, nei complessi sistemi ad alto vuoto e nell’isolamento termico basato sul vuoto.
Le competenze uniche nella metallurgia speciale e nella scienza dei materiali hanno permesso la crescita in numerosi segmenti business hi-tech, ampliando il campo di attività al mercato dei materiali avanzati, come quello delle leghe a memoria di forma e dei prodotti chimici funzionali, che trovano impiego nel comparto biomedicale e nel settore industriale (elettronica di consumo, packaging, domotica, settore automotive e del lusso).
Il suo potenziale è dovuto ad una precisa strategia di crescita organica basata principalmente sugli investimenti in Ricerca e Sviluppo (ricerca radicale, ricerca incrementale e product development), affiancata da una strategia di crescita inorganica che si basa su acquisizioni di società e tecnologie complementari al proprio portafoglio.
Le principali divisioni di business di SAES sono:
- Divisione Industrial. La divisione comprende tre filoni di business: Getters & Dispensers (al cui interno troviamo i business organic electronics, security&defense, electronic devices, healthcare diagnostics, lamps e thermal insulated devices), Sintered Materials e SMA Materials.
- Divisione High Vacuum. La divisione si occupa di sviluppare pompe getter per sistemi da vuoto che trovano applicazione in ambito industriale, nella ricerca e negli acceleratori di particelle.
- Divisione Medical Nitinol. La divisione, grazie al sistema verticalmente integrato, offre materia prima e componenti in Nitinol per il comparto biomedicale.
- Divisione Chemicals. La divisione comprende il business “functional acoustic composites” (compositi funzionali per applicazioni consumer electronics) e il business “functional additives” (nuovi prodotti in corso di validazione presso prospect e basati sulle piattaforme tecnologiche dei materiali funzionali SAES).
- Divisione Packaging. La divisione offre lacche e film plastici avanzati per il settore del packaging sostenibile.
Il modello di business garantisce la massima qualità, adottando un approccio verticale nella produzione che permette di controllare l’intero ciclo di vita del prodotto. Il Gruppo SAES ha una capacità produttiva totale distribuita in undici stabilimenti.
Ultimi avvenimenti
Nel luglio 2021 SAES Getters ha finalizzato l’acquisizione del 100% di Strumenti Scientifici Cinel, player consolidato nel settore dei componenti e della strumentazione scientifica per sincrotroni e acceleratori di particelle, ad un prezzo di 19 milioni.
L’obiettivo di SAES è quello di rafforzare la propria posizione competitiva nel settore del vuoto, attraverso un ampliamento dell’offerta interamente italiana e all’avanguardia su scala globale.
Oltre all’acquisizione di Strumenti Scientifici Cinel, il Gruppo lo scorso maggio ha perfezionato l’acquisto del residuo 51% di SAES RIAL Vacuum (di cui già deteneva il 49%), società specializzata nella progettazione e produzione di camere da vuoto per acceleratori, sincrotroni e per l’industria.
Il corrispettivo dell’acquisizione è stato pari a 5,25 milioni diviso in due tranche: la prima di 4,75 milioni remunerata con disponibilità proprie; i restanti 0,5 milioni, trattenuti a titolo di garanzia, saranno versati, sempre con mezzi propri, in tre successive tranche annuali di pari importo a partire dal trentaseiesimo mese successivo alla data di closing.
L’obiettivo è quello di consolidare la posizione competitiva nel mercato della ricerca scientifica avanzata, sfruttando le sinergie con le altre società del Gruppo operanti nel business dell’alto-vuoto, tra cui l’acquisizione di Strumenti Scientifici Cinel.
Risultati primo trimestre 2022
Nel primo trimestre 2022, SAES Getters ha realizzato ricavi per 59,2 milioni, in crescita del 44,1% rispetto ai 41 milioni del 1Q21 ancora penalizzato dalla pandemia. Scorporando l’effetto dei cambi, positivo per +6,7%, e l’effetto della variazione del perimetro di consolidamento per l’acquisizione di Strumenti Scientifici Cinel (+3,8%), la crescita organica è stata pari a +33,6%.
In particolare, l’aumento dei ricavi è stato sostenuto dalla Divisione Medical Nitinol (+42,3%), favorita dal recupero post Covid e dalle correlate azioni di restocking, e dalla Divisione High Vacuum (+63,7%), grazie alle maggiori vendite di pompe da vuoto in tutti i segmenti (acceleratori di particelle, istituti di ricerca e industria), a cui si sono aggiunti i ricavi di competenza per la fornitura di sistemi da vuoto al Consorzio RFX di Padova, attivo nella fusione nucleare di tipo sperimentale.
Anche la Divisione Packaging (+114,1%) è aumentata, consolidando i segnali di crescita registrati a partire dalla fine del 2021, sia per l’espansione del portafoglio clienti, sia per l’indisponibilità congiunturale di alcune materie prime plastiche e la conseguente maggiore penetrazione dei prodotti SAES che ne costituiscono una alternativa.
Confrontando il primo trimestre 2022 con il quarto trimestre 2021, scorporando l’effetto positivo dei cambi (+1,5%), la crescita organica è stata pari a +10% (5,3 milioni in valore assoluto).
L’EBITDA è salito a 13,7 milioni (23,1% dei ricavi), rispetto ai 5 milioni del 1Q21 (12,2% dei ricavi) e ai 10,4 milioni del 4Q21 (19,6% dei ricavi). Da segnalare che, rispetto al primo trimestre 2021, l’acquisizione di Strumenti Scientifici Cinel ha contributo all’incremento dell’EBITDA per 0,3 milioni, mentre l’effetto dei cambi è stato positivo per 1,1 milioni.
L’utile netto è cresciuto del 35,3% a 1,9 milioni rispetto agli 1,4 milioni nel 1Q21, nonostante la performance fortemente negativa dei titoli in portafoglio (-5,5 milioni) a causa della crisi Ucraina.
Patrimonialmente, la posizione finanziaria netta è positiva per 71 milioni, in calo rispetto ai 74,8 milioni al 31 dicembre 2021 per effetto della diminuzione del fair value dei titoli in portafoglio e dopo capex di 2,4 milioni.
Breakdown Ricavi
A livello di singoli business, presentiamo un confronto tra il primo trimestre 2022 e il primo trimestre 2021.
La Divisione Industrial ha segnato un aumento dell’11,1% a 17,7 milioni rispetto ai 16 milioni del precedente trimestre, grazie anche all’andamento valutario (+4,6%), al netto del quale le vendite risultano in crescita organica del 6,5%.
Le vendite della Divisione High Vacuum, invece, hanno registrato una forte crescita del 116,4% a 6,9 milioni, più che raddoppiata rispetto a 3,2 milioni nel corrispondente trimestre del 2021, anche grazie al consolidamento dei ricavi di Strumenti Scientifici Cinel. L’andamento valutario ha fatto registrare un effetto cambi positivo a +4%, mentre la crescita organica è stata pari a 63,7%, dovuta a maggiori vendite di pompe da vuoto in tutti i segmenti, a cui si sono aggiunti ricavi per la fornitura di sistemi da vuoto al Consorzio RFX di Padova.
Per quanto riguarda la Divisione Medical Nitinol, i ricavi sono aumentati del 52,7% a 27,5 milioni. L’effetto cambi è stato positivo per il 10,4%, al netto del quale la crescita organica è stata pari a ben +42,3%.
Anche la Divisone Chemicals ha registrato ricavi in crescita (+55%) a 3,4 milioni, trainata dall’incremento delle vendite di materiali avanzati nel business consumer electronics. Nullo l’effetto dei cambi, essendo le vendite denominate esclusivamente in euro.
Infine, la Divisione Packaging ha registrato un forte incremento, pari al 114,1%, passando da 1,7 milioni nel 1Q 2021 a 3,6 milioni nel 1Q 2022. L’ottimo risultato è dovuto al rafforzamento della crescita già registrata alla fine del 2021, a seguito del riposizionamento strategico di SAES Coated Films da coated films manufacturer a packaging solution provider.
Conto Economico
I ricavi del 2021 hanno superato i livelli precedenti alla crisi Covid-19, grazie alla crescita trainata soprattutto dalla divisone Medical, dovuta alla forte ripresa del comparto dei dispositivi medicali in Nitinol, e dalle Divisioni Vacuum Technology e Specialty Chemicals.
Nel dettaglio, SAES Getters ha chiuso il 2021 con ricavi in crescita del 12,7% a 190,2 milioni, nonostante l’effetto penalizzante dei cambi pari a -2,9% (-4,9 milioni), dovuto principalmente alla svalutazione del dollaro USA rispetto all’euro, concentratasi nella prima parte dell’anno.
Da evidenziare la crescita organica a due cifre (+14,5%) trainata soprattutto dalla forte ripresa del comparto dei dispositivi medicali in Nitinol (Divisione Medical Nitinol) e, in misura inferiore, da quella dei sistemi da vuoto (Divisione High Vacuum) e dal business dei materiali avanzati per il segmento consumer electronics (Divisione Chemicals).
L’acquisizione di Strumenti Scientifici Cinel ha generato un incremento delle vendite pari all’1,1% concentrata nella Divisione High Vacuum.
L’EBITDA è cresciuto del 31,9% a 35,9 milioni, con un’incidenza sui ricavi salita al 18,9% (16,1% nel 2020), mentre l’EBIT ha segnato un +39,1% a 22,6 milioni, con un ros all’11,9% (9,6% nel 2020).
L’esercizio si è concluso con un utile netto di 13,1 milioni (6,9% dei ricavi), quasi triplicato rispetto all’utile netto del 2020 pari a 4,8 milioni. Anche in questo caso, l’effetto dei cambi è stato penalizzante (-1,5 milioni), mentre la variazione organica è stata positiva per 9,8 milioni.
Stato Patrimoniale
Dal lato patrimoniale, a fine 2021 la posizione finanziaria netta presentava cassa per 74,8 milioni, in calo rispetto ai 95,7 milioni al 31 dicembre 2020 dopo investimenti netti in immobilizzazioni per 16,6 milioni, l’acquisizione di Strumenti Scientifici Cinel per 16 milioni (al netto delle disponibilità liquide nette acquisite) e i dividendi pagati per 7,4 milioni.
I flussi di cassa operativi sono positivi per 19,2 milioni (+50,3% a/a). L’incremento dell’autofinanziamento, in linea con quello registrato dall’Ebitda consolidato, è stato compensato solo in parte dall’aumento del capitale circolante netto e da maggiori esborsi per imposte a seguito dei superiori acconti versati dalle consociate USA per effetto della ripresa del business post pandemia.
In particolare, l’incremento del capitale circolante è legato all’aumento dei crediti commerciali (dovuti alla maggiori vendite nelle Divisioni Medical, Vacuum Technology e Advanced Packaging, nonché alla Divisione Metallurgy nell’ultima parte dell’anno), all’aumento del magazzino, in previsione delle maggiori vendite nel comparto dell’elettronica di consumo (Divisione Specialty Chemicals) e nel settore del packaging. Di segno contrario l’aumento dei debiti commerciali, principalmente dovuto ai maggiori acquisti di materie prime e conseguente alla ripresa del mercato.
La variazione del perimetro di consolidamento conseguente all’acquisizione di Strumenti Scientifici Cinel ha comportato un aumento del capitale circolante pari a 2 milioni, mentre l’effetto dei cambi, quasi esclusivamente riconducibile alla rivalutazione del dollaro USA, ha comportato un incremento del capitale circolante pari a 2,8 milioni.
Il patrimonio netto a fine 2021 è aumentato a 254 milioni, rispetto ai 238 milioni del 2020 e ai 253 milioni del 2019.
Ratio
I principali indicatori di bilancio evidenziano la solidità patrimoniale del gruppo, grazie alla buona capacità di generare e cassa e a una posizione finanziaria netta saldamente positiva che garantisce lo spazio di manovra necessario a sostegno degli investimenti e a eventuali ulteriori operazioni di M&A.
Nel primo trimestre del 2022, i flussi di cassa derivanti dalla gestione operativa sono risultati positivi per 3,9 milioni, nonostante l’aumento del capitale circolante netto (-8,8 milioni) dovuto principalmente ai maggiori crediti commerciali (conseguenza delle maggiori vendite nelle Divisioni Medical Nitinol e Packaging) e all’incremento del magazzino (soprattutto nella Divisione Chemicals, in previsione delle maggiori vendite nei mesi a venire).
L’attività d’investimento ha assorbito cassa per 8 milioni, a causa della performance negativa del portafoglio titoli per 5,5 milioni per la crisi finanziaria per il conflitto Ucraina-Russia e dopo capex pari a 2,4 milioni.
Scenario & Outlook
Per quanto concerne l’evoluzione della gestione, il Gruppo si attende un’ulteriore crescita del comparto medicale e del business dei sistemi da vuoto, oltre al consolidamento dei segnali di ripresa, che si sono manifestati a fine 2021, nelle attività commerciali sulle leghe a memoria di forma per applicazioni di telefonia mobile e nel business del packaging.
In particolare, per quanto riguarda il settore Medical Nitinol, il 2021 è stato l’anno record e il business sta vivendo una forte crescita. Anche la divisione High Vacuum (10% delle vendite), quella Chemicals (9% delle vendite) e quella Packaging (3% delle vendite) stanno mostrando segnali promettenti.
Sul fronte della guerra tra Russia e Ucraina, SAES presenta un’esposizione marginale nei paesi coinvolti nel conflitto con le previsioni per il 2022 che confermano l’irrilevanza di questi mercati. Il Gruppo, inoltre, non ha fornitori da questi paesi e ha deciso di donare 100 mila euro a supporto dell’Ucraina.
Tuttavia, la società segnala che le dinamiche imprevedibili delle evoluzioni geopolitiche, militari ed economiche della crisi, insieme alle complesse interdipendenze tra le economie e le supply chain mondiali, non permettono di fornire stime certe sugli impatti della crisi. I risultati attesi della gestione caratteristica rimangono condizionati all’evolversi del contesto macroeconomico globale e ai conseguenti riflessi sul costo delle materie prime e dell’energia.
Per il 2022 il consensus raccolto da Bloomberg prevede ricavi in crescita del 14,8% a 218,3 milioni, mentre l’EBITDA è atteso in aumento del 24,5% a 44,7 milioni portando la marginalità oltre il 20% (18,9% nel 2021).
Nel prossimo triennio, gli analisti stimano un incremento dei ricavi a un Cagr 2021-2024 del 10,4% fino a raggiungere i 256 milioni nel 2024, mentre l’Ebitda è previsto in crescita a un tasso medio annuo del 16% portando l’EBITDA margin intorno al 22%.
Borsa
Da inizio 2022, il titolo ha perso circa il 14% viaggiando ora in area 21 euro, complice il contesto di volatilità sui mercati causato dallo scoppio della crisi Ucraina e dai timori legati all’inflazione, ma facendo comunque meglio del -28% registrato dal Ftse Italia Star.
Negli ultimi dodici mesi, le azioni SAES Getters hanno guadagnato circa il 4%, rispetto al -15% del benchmark di riferimento, con un picco a 27,90 euro toccato lo scorso novembre che rappresenta un massimo da febbraio 2020.
Nel suo ultimo studio del 17 giugno 2022, Equita ha migliorato la raccomandazione sul titolo da ‘hold’ a ‘buy’, lasciando invariato il target price a 27 euro.
Nel complesso, i giudizi degli analisti su SAES Getters raccolti da Bloomberg si dividono in 3 ‘buy’, 0 ‘hold’ e 0 ‘sell’, con un target price medio a dodici mesi di 30 euro pari a un potenziale upside di oltre il 41% rispetto alle attuali quotazioni.