Mercati – Apertura in frazionale ribasso per il Vecchio Continente

Partenza in leggero calo per le borse europee, in un mercato sempre condizionato dai timori di rallentamento dell’economia, anche se l’azionario si avvia ad archiviare la miglior settimana dell’ultimo mese.

Dopo pochi minuti di scambi, il Ftse Mib di Milano cede lo 0,3% in area 21.140 punti, debole come il Cac 40 di Parigi (-0,4%), il Dax di Francoforte (-0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%).

Il tutto dopo la seduta positiva di ieri a Wall Street e la mattinata incerta dei listini asiatici. Ad appesantire il sentiment hanno contribuito i risultati deludenti diffusi in serata da Snap, che hanno fatto piombare il titolo a -27% nelle contrattazioni after hours, frenando altri colossi dell’advertising come Meta Platforms e Alphabet (rispettivamente a -4,7% e -2,9% dopo la chiusura dei mercati).

Anche gli ultimi dati macro hanno alimentato i rischi di recessione, in un contesto appesantito dalle persistenti pressioni inflazionistiche e dal conseguente inasprimento della politica monetaria, anche se la Fed non dovrebbe adottare misure più restrittive rispetto a quelle già prezzate.

Dall’agenda macroeconomica odierna si attendono gli indici Pmi servizi e composito di Francia, Germania, eurozona e Stati Uniti.

Ieri la Bce ha alzato il costo del denaro di 50 punti base, mettendo fine all’era dei tassi negativi, e ha approvato lo strumento TPI per garantire una trasmissione uniforme della politica monetaria, tutelando i Paesi più fragili come l’Italia, a maggior ragione dopo la caduta del governo. Lo spread Btp-Bund resta elevato a 232 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,51%.

Sullo sfondo resta la questione energetica, malgrado la riapertura del gasdotto Nord Stream. Con la probabile interruzione dei flussi di gas dalla Russia nei prossimi mesi e il proseguimento del conflitto in Ucraina, i Paesi europei si preparano a ridurre i consumi e predispongono le riserve in vista dell’inverno.

Sul Forex, l’euro/dollaro viaggia in lieve calo a 1,021 mentre il cambio tra biglietto verde risale a quota 137,7.

Fra le materie prime, avanzano le quotazioni del greggio con il Brent (+1,6%) a 105,5 dollari e il Wti (+1,5%) a 97,7 dollari al barile, con gli operatori intenti a valutare i segnali positivi dal lato della domanda e l’interruzione dell’oleodotto nordamericano Keystone.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanzano in avvio soprattutto Saipem (+1,2%), Italgas (+0,8%) e Tenaris (+0,5%) mentre perdono terreno Unicredit (-1,2%), Enel (-0,8%) e Nexi (-0,8%).