Mercati asiatici – Maggiori indici misti, PMI Jibun Bank Giappone in calo a luglio

Contrattazioni senza direzione per i principali listini asiatici penalizzati da un generale ritorno dei timori per le prospettive economiche, dopo una settimana complessivamente vissuta all’insegna del rimbalzo per l’azionario globale.

Le preoccupazioni per un rallentamento economico sono state rimarcate anche dai risultati di Snapchat, crollata del 27% in afterhours, che ha spinto in ribasso tutti principali colossi tech-social, tra cui Meta e Alphabet, determinando un sentiment ribassista sull’equity.

Sul fronte macro, il dato preliminare di luglio del PMI servizi della Jibun Bank giapponese si è attestato a 51,2 punti, dopo i 54 punti di giugno. L’indice composito, che comprende anche l’attività manifatturiera, si è fissato a 50,6 punti, anche in questo caso al di sotto della rilevazione del mese precedente (53 punti).

Ricordiamo che la Bank of Japan ha lasciato invariata la sua politica monetaria accomodante e alzato le previsioni sull’inflazione per quest’anno dall’1,9 al 2,3% e per il prossimo dall’1,1 all’1,4%. La stima di crescita del Pil per quest’anno è stata invece ridotta dal 2,9 al 2,4%.

Ieri in Europa, l’Eurotower ha optato per alzare il costo del denaro di 50 punti base e approvato la creazione di un nuovo strumento, denominato TPI, per una trasmissione ordinata della politica monetaria. Il tutto, in un contesto ancora fortemente dipendente dalla questione energetica che nonostante la ripresa delle forniture di gas dalla Russia continua ad essere fonte di domande per gli operatori. Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito infatti che i flussi del gasdotto Nord Stream potrebbero venire fortemente rallentati qualora non vengano risolte le dispute in corso.

Sul forex, il cambio euro/dollaro scende in area 1,0194  mentre il dollaro/yen sale a 137,84. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent a 105,47 dollari (+1,5%) e il Wti a 97,73 dollari al barile (+1,4%). Oro a 1.717 dollari l’oncia (+0,3%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina, Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente -0,6% e -0,9%. Hong Kong in calo dello 0,2%.

Giappone in lieve rialzo con Nikkei a +0,5% e Topix a +0,4%.

Ieri a Wall Street il Nasdaq ha guadagnato l’1,4%, lo S&P500 l’1% e il Dow Jones lo 0,5%.